Le basi della previdenza: guida alle pensioni in Italia

Essere previdenti significa anche... essere adeguatamente informati sul proprio futuro! Ecco allora la sezione di Pensioni&Lavoro dedicata al funzionamento del sistema previdenziale italiano

Cos’è la previdenza? E come funziona in Italia? Nasce con l’obiettivo fondamentale di dare risposte chiare e certe a queste domande, aiutando i cittadini a sviluppare una maggiore consapevolezza su temi centrali della propria futura vita economica e non solo, la sezione Wikiprevidenza (di base) di Pensioni&Lavoro

Ma cosa significa davvero parlare di previdenza? Innanzitutto, fare una corretta informazione su cosa indichi l’aggettivo “previdenziale”: nella sua accezione più ampia, infatti, il termine previdenza comprende in realtà tutte le attività poste a tutela dei rischi e dei bisogni della vita umana (infortuni, invalidità, perdita del lavoro o della casa, sostegno alla famiglia, ma anche invecchiare e non riuscire più a generare reddito o, nel peggiore dei casi, a essere autosufficienti). Proprio per questa ragione, l'aggettivo previdenziale è solitamente utilizzato con riferimento all'intero sistema pensionistico e, in particolar modo, alle prestazioni pensionistiche erogate a fronte del versamento da parte del lavoratore dei cosiddetti "contributi".

In Italia, tutti i lavoratori - autonomi, dipendenti o parasubordinati - hanno infatti per legge l'obbligo di assicurarsi al fine di dotarsi specifiche coperture previdenziali e assistenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti (da cui, l’acronimo IVS con è spesso definito il sistema): il versamento periodico di una certa quota della retribuzione o dei compensi maturati al proprio ente pensionistico di rifermento implica cioè il successivo accesso ai servizi di previdenza sociale così come previsti dalla legislazione. In altri termini, il versamento dei contributi è essenziale per acquisire o conservare il diritto alla riscossione della pensione al termine della propria carriera professionale (secondo i requisiti previsti dalla legge). Attenzione! Ulteriori prestazioni possono però essere offerte anche nel corso della propria vita lavorativa al verificarsi di particolari condizioni: ad esempio, allo scopo di salvaguardare il reddito a seguito della cessazione del rapporto di lavoro o di diminuzione della propria capacità contributiva o, ancora, al verificarsi di altri eventi che rendano necessario il sostegno al reddito familiare. 

In altre parole, il sistema pensionistico italiano non si limita a garantire protezioni e sostegno economico ai lavoratori e alle loro famiglie nel corso della vecchiaia e nei casi di invalidità e premorienza, ma fornisce inoltre assistenza e mezzi di sostentamento anche a coloro che, pur non avendo maturato i requisiti strettamente necessari a una prestazione previdenziale, si trovano in condizioni reddituali o socio-economiche di particolari difficoltà. In questo senso, l’aggettivo previdenziale può dunque infine assumere una connotazione particolarmente stringente: sono cioè previdenziali le prestazioni effettivamente sostenute dal versamento di contributi così come previsto dai requisiti necessari per averne accesso, mentre si dicono assistenziali le prestazioni economiche o socio-economiche non direttamente finanziate dai contributi dei lavoratori, ma comunque erogate a sostegno di cittadini sprovvisti di reddito o che si trovino in situazioni particolari di difficoltà. Anche in questo caso, l’accesso alla prestazione richiederà degli specifici requisiti, ma non necessariamente di tipo contributivo. 

Tale distinzione si riflette di fatto anche sul finanziamento del sistema. Il cosiddetto sistema di “primo pilastro”, vale a dire il sistema previdenziale obbligatorio, è quindi in prima istanza finanziato attraverso il finanziamento dei contributi, che possono assumere varia forma a seconda dei soggetti contribuenti. Nel caso di gestioni in deficit o di prestazioni non direttamente sorrette da versamenti contributivi (come accade per l’appunto nel caso di misure di tipo assistenziale), il finanziamento può poi ulteriormente integrato attingendo alla fiscalità generale.

Proprio perché si tratta di una materia delicata e peraltro strettamente connessa alla salute generale delle finanze statali, essere previdenti… significa anche essere adeguatamente informati! In questa sezione, è pertanto possibile trovare tutte le informazioni utili a comprendere come funziona il sistema pensionistico italiano (enti di riferimento, i sistemi di contribuzione, le prestazioni). In particolare, 4 macrosezioni sono pensate per assistere tutti i lettori in ogni fase della loro vita lavorativa e “pensionistica”, rispondendo ad alcuni quesiti importanti: 

Dal perché è bene pensarci da subito al funzionamento del metodo di calcolo contributivo introdotto dalla riforma Dini, una raccolta di schede per capire cosa sono i contributi e “dove vanno a finire” quelli versati 

Gli enti di riferimento, vale a dire INPS, Gestione Separata e Casse professionali: un’area per familiarizzare con gli  attori protagonisti della previdenza italiana

Come gestire casi o situazioni particolari? Una sezione dedicata a chi ha o ha avuto un percorso professionale poco lineare ed è preoccupato su cosa accadrà al momento della pensione: come coprire “buchi previdenzialmente scoperti”? O, ancora, cosa fare in caso di contributi versati a enti diversi? Ecco alcune delle situazioni per le quali analizzare attentamente come muoversi e cosa (e quando) conviene fare 

Se le prime voci della sezione Wikiprevidenza mirano a fare chiarezza sul versamento dei contributi, in quest’area alcune pratiche schede faranno luce sul come ritornano sotto forma di prestazioni pensionistiche e assistenziali. Dalle pensioni di anzianità e vecchiaia a quella di reversibilità, una sezione dedicata alle principali prestazioni cui accedere e alle modalità con cui farne richiesta.