L'ABC della previdenza: i medici
L'Ente Previdenziale di riferimento per i Medici è l'Ente nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (ENPAM): come funziona la contribuzione, quali sono le prestazioni erogate e quando subentra lobbligo discrizione a i Fondi speciali
CONTRIBUTI OBBLIGATORI (quanto costa la pensione)
Il Fondo Generale ENPAM (cui sono obbligatoriamente iscritti tutti i medici e odontoiatri iscritti presso gli orini provinciali, indipendentemente dalla attività svolta) si alimenta con due tipi di contribuzione.
Quota A
Si tratta del contributo minimo (quota fissa obbligatoria per tutti gli iscritti) dovuto dal mese successivo alliscrizione allalbo fino al mese di compimento delletà anagrafica pro tempore vigente (68 anni a partire dal 2018) o dei 65 anni in caso di esercizio dellopzione per il calcolo della pensione con il sistema contributivo, oppure fino al mese precedente quello di decorrenza della pensione per inabilità o fino al mese di decesso delliscritto.
Liscritto, entro il 31 dicembre dellanno precedente il compimento delletà anagrafica di vecchiaia, può chiedere di proseguire nella contribuzione fino, al massimo, al raggiungimento dei 70 anni. La domanda di interruzione della prosecuzione, presentata prima dei 70 anni, ha efficacia dall1 gennaio dellanno successivo.
Gli iscritti ai corsi di laurea in medicina e chirurgia e in odontoiatria, dal quinto anno di corso fino alliscrizione nellalbo professionale, possono iscriversi allENPAM e versare il contributo alla Quota A al momento delliscrizione o al momento delliscrizione allAlbo professionale e, comunque, entro e non oltre 36 mesi dalla data di iscrizione allENPAM. Le somme dovute saranno maggiorate degli interessi legali.
Gli importi aggiornati al 2021 sono:
- 120,04 euro annui per gli studenti;
- 240,08 euro annui fino a 30 anni di età;
- 466,01 euro annui dal compimento dei 30 fino ai 35 anni;
- 874,48 euro annui dal compimento dei 35 fino ai 40 anni;
- 1.615,02 annui oltre i 40 anni fino al raggiungimento del requisito anagrafico pro tempore vigente indicato (68 anni a partire dal 2018), ovvero fino al compimento dei 65 anni in caso di esercizio dellopzione per il calcolo della pensione con il sistema contributivo;
- 874,48 euro annui per gli iscritti ultraquarantenni ammessi a contribuzione ridotta. (a questa categoria appartengono solo gli iscritti che hanno presentato la scelta prima del 31 dicembre 1989. Dal 1990 non esiste più la possibilità di chiedere la contribuzione ridotta).
I contributi fissi sono interamente deducibili dallimponibile IRPEF. Gli iscritti di età inferiore a 40 anni e gli ultraquarantenni a contribuzione ridotta possono chiedere di essere ammessi a contribuire nella misura intera. Tale opzione è irrevocabile.
Quota B
Si tratta del contributo proporzionale sui redditi professionali non già assoggettati ad altra contribuzione previdenziale (ospedalieri, convenzionati con il SSN). Per poter versare il contributo proporzionale, liscritto deve avere un reddito libero professionale netto, prodotto nellanno 2021, superiore a 4.373,03 euro annui per gli iscritti attivi di età inferiore a 40 anni, ovvero ammessi al contributo ridotto alla Quota A, e superiore a 8.076,21 euro annui per gli iscritti attivi di età superiore a 40 anni.
I contributi proporzionali riferiti allanno in corso ammontano a unaliquota intera pari al 19,50% del reddito professionale netto entro il massimale di 103.055 euro (ex L. 335/1995, identico a quello applicato per i nuovi iscritti INPS dal 2015)
È prevista unaliquota ridotta per gli iscritti attivi che anche ad altre forme di previdenza obbligatoria, compreso il Fondo Speciale E.N.P.A.M., pari all9,25% del reddito professionale netto, e una per i titolari di redditi intramoenia e per i partecipanti al corso di formazione in medicina generale, pari al 2% del reddito professionale netto. Lultima aliquota ridotta è per i pensionati del Fondo Generale che percepiscono compensi libero-professionali, salva opzione per laliquota intera, ed è pari all9,25% del reddito professionale netto.
Tutte le aliquote sono applicate fino allimporto di 103.055 euro. Per tutti i contribuenti è poi previsto un 1% addizionale sul reddito eccedente limporto di 103.055 euro di cui solo lo 0,50% pensionabile.
Contributo di maternità
Per il fondo maternità gli iscritti devono versare una quota fissa di 49,93 euro per il 2022.
I TRATTAMENTI PENSIONISTICI
Il diritto alle prestazioni pensionistiche è subordinato ad alcune condizioni che, in via generale, sono il verificarsi dell'evento protetto (ad esempio il compimento di una determinata età) e il possesso da parte dell'assicurato di determinati requisiti contributivi e assicurativi.
Pensione ordinaria di vecchiaia
Spetta all'età di 68 anni (a regime dal 2018) sia per gli uomini che per le donne, con almeno 5 anni di contribuzione effettiva in costanza di iscrizione o 15 anni di anzianità contributiva in caso di cancellazione. Liscritto non deve fruire della pensione per inabilità.
Il requisito anagrafico dei 68 anni è stato raggiunto nel 2018 con la progressione evidenziata in tabella.
È possibile rinviare il pensionamento sino al raggiungimento dei 70 anni, se liscritto si avvale della facoltà di proseguire nella contribuzione alla Quota A del Fondo.
La pensione di vecchiaia, esclusivamente con riferimento ai contributi versati alla Quota A, può essere richiesta dalliscritto, in possesso di 20 anni di anzianità contributiva, al compimento dei 65 anni, previa opzione per il sistema di calcolo integralmente contributivo, in costanza di iscrizione allAlbo.
Pensione anticipata (Quota B)
È possibile ottenere la pensione di vecchiaia anticipata, con unetà minima di 62 anni, unanzianità contributiva di almeno 35 anni e unanzianità di laurea non inferiore a 30 anni. Oppure, indipendentemente dalletà minima, con unanzianità contributiva di 42 anni.
Liscritto non deve fruire della pensione per inabilità.
Per determinare il requisito contributivo si tiene conto anche dellanzianità contributiva effettiva e ricongiunta, purché relativa a periodi non coincidenti, anche se liquidati, maturata presso le altre gestioni ENPAM, con esclusione della gestione Quota A, e dellanzianità contributiva riscattata presso le altre gestioni ENPAM purché relativa ad attività svolta in periodi contributivi non coincidenti.
Il requisito anagrafico dei 62 anni è stato raggiunto nel 2018 con la progressione evidenziata in tabella
Alle pensioni liquidate prima del compimento delletà di vecchiaia si applica un coefficiente di riduzione secondo l'età di conseguimento che va dal 36,70%, a 55 anni, allo 0,35% a 67 anni e 11 mesi.
Pensione ordinaria supplementare
Agli iscritti che contribuiscono alla Quota B dopo il conseguimento della pensione di vecchiaia o anticipata, spetta un supplemento di pensione che viene liquidato dufficio dallEnte ogni triennio sulla base di tutti i contributi relativi al periodo di riferimento. Agli iscritti cha hanno iniziato a contribuire alla Quota B dopo il raggiungimento del requisito anagrafico pro tempore vigente (iscritti tardivi) e che continuano a contribuire alla gestione dopo il conseguimento del trattamento pensionistico, spetta un supplemento di pensione calcolato secondo il sistema contributivo, con le stesse modalità di calcolo del trattamento ordinario di vecchiaia.
Pensione di inabilità
Spetta in seguito al riconoscimento dello stato di inabilità permanente e assoluta all'esercizio della professione, derivante da infortunio o malattia, in costanza di iscrizione, verificatosi prima del compimento delletà anagrafica pro tempore vigente (68 anni dal 2018).
Laccertamento dello stato di inabilità assoluta e permanente è incompatibile con la fruizione dellindennità per inabilità temporanea. Sussiste lobbligo di cessazione definitiva dellattività professionale.
Il trattamento di inabilità Quota A spetta alliscritto con unanzianità contributiva effettiva e/o ricongiunta anteriore al 31 dicembre 2012 senza un minimo di contribuzione. La pensione di inabilità Quota B spetta alliscritto che possa far valere almeno 1 anno di contribuzione alla gestione nel triennio antecedente la decorrenza della pensione. Liscritto alla Quota B, non in possesso del requisito precedente, e riconosciuto inabile, ha diritto alla pensione ordinaria. In caso di decesso delliscritto nei cui confronti siano state accertate le condizioni per il diritto alla pensione di inabilità, i ratei di pensione maturati e non riscossi competono al coniuge superstite o, in mancanza, ai figli. In assenza di questi la prestazione è devoluta a favore degli eredi secondo le norme vigenti in materia di successione.
Ai titolari di trattamenti pensionistici per inabilità assoluta e permanente a carico dei Fondi di Previdenza gestiti dallENPAM, decorrenti dall1 gennaio 1998, è garantito un trattamento pensionistico complessivo annuo minimo pari nel 2022 ad almeno 15.000 euro (soggetto ad approvazione ministeriale). Per la determinazione delleventuale incremento, si tiene conto degli ulteriori trattamenti eventualmente liquidati da altre gestioni previdenziali obbligatorie.
Pensione di invalidità
Non sono previste prestazioni pensionistiche per invalidità permanenti parziali.
Pensione ai superstiti
Mentre la pensione di reversibilità spetta in caso di decesso del pensionato, quella indiretta spetta in caso di decesso dell'assicurato in costanza di contribuzione.
Ne possono essere beneficiari (le percentuali si applicano alla pensione in godimento o spettante; in caso di pensione indiretta si applicano su di un importo almeno pari alla pensione di inabilità che sarebbe spettata al momento del decesso):
- coniuge solo (70%)
- coniuge e 1 figlio (60+20%)
- coniuge e 2 o più figli (60+40%)
- 1 figlio senza coniuge (80%)
- 2 figli senza coniuge (90%)
- 3 o più figli senza coniuge (100%)
- uno o entrambi i genitori (60%)
- un collaterale (40%)
- due collaterali (50%)
- tre o più collaterali (60%)
In caso di decesso delliscritto cancellato o radiato dagli Albi con almeno 5 anni di anzianità contributiva, prima del compimento delletà anagrafica di vecchiaia pro tempore vigente, spetta ai superstiti unaliquota del trattamento di pensione ordinario che sarebbe spettato al professionista stesso.
Al coniuge superstite, che cessi dal diritto alla pensione per aver contratto un nuovo matrimonio, spetta in ogni caso un assegno una tantum, pari a due annualità della sua quota di pensione ai superstiti a carico del Fondo di previdenza generale.
La ripartizione della quota di pensione di spettanza del coniuge divorziato, che concorra con il coniuge superstite, è effettuata dal foro competente su istanza del divorziato. In prima istanza, lerogazione viene effettuata interamente in favore del coniuge del de cuius.
DECORRENZA E MISURA DELLA PENSIONE
La pensione di vecchiaia a carico della Quota A decorre dal mese successivo a quello di compimento delletà sempre che la relativa domanda sia stata presentata dalliscritto entro cinque anni dal raggiungimento del requisito. Per quanto riguarda la Quota B la decorrenza è fissata al mese successivo alla presentazione della domanda o compimento del 70° anno di età.
La pensione anticipata decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda, quella di inabilità decorre dal mese successivo a quello di cessazione di ogni attività o dal mese successivo alla domanda, se posteriore alla cessazione. La pensione ai superstiti è fissata al mese successivo alla data del decesso del dante causa
Misura della pensione
La pensione di quota A è relativa alla contribuzione obbligatoria fissa fino al 31 dicembre 2012 determinata applicando al reddito medio annuo virtuale (pari a 8 volte il contributo annuo) la somma delle aliquote relative a ciascun anno di contribuzione, attribuendo:
- 1,10% sul reddito pensionabile per gli anni fino al 31 dicembre 1997;
- 1,75% sul reddito pensionabile per gli anni dall1 gennaio 1998 al 31 luglio 2006;
- 1,50% sul reddito pensionabile a partire dall1 agosto 2006 sino al 31 dicembre 2012.
La quota A, relativa alla contribuzione maturata sino al 31 dicembre 2012, viene rivalutata nella misura del 75% dellindice ISTAT fino a 4 volte il trattamento minimo INPS e del 50% oltre tale limite tra l1 gennaio 2013 e lanno che precede quello di decorrenza della pensione
La pensione ordinaria Quota A, relativa ai contributi dovuti dall1 gennaio 2013, si determina secondo il sistema contributivo adottato dallINPS.
Coefficienti di conversione del montante contributivo 2022
Divisori e coefficienti di conversione del montante contributivo validi dall1 gennaio 2021
La pensione di quota B si determina applicando al reddito medio annuo (ricostruito sulla base dei contributi versati in misura intera ovvero ridotta) le aliquote di rendimento che, dall1 gennaio 2019, sono:
- aliquota di rendimento contribuzione ordinaria: 1,25%
- aliquota di rendimento contribuzione: 0,14%
- aliquota di rendimento contribuzione ridotta attivi: 0,625%
- aliquota di rendimento contribuzione ridotta pensionati: 0,51%
- aliquota di rendimento contribuzione intera pensionati: 1,03%
Per i compensi eccedenti il massimale reddituale (pari nel 2022 a 103.055 euro), la relativa quota di pensione è calcolata applicando alla media dei redditi ulteriori laliquota di rendimento pro tempore vigente, dal 2020 pari allo 0,0324%.
Se liscritto presenta domanda di pensione a unetà superiore a quella di vecchiaia pro-tempore vigente, per ogni anno di contribuzione posteriore al 31 dicembre 2012 e successivo alla suddetta età, fino al 70° anno, laliquota di rendimento viene maggiorata del 20%.
La rivalutazione dei redditi è pari al 100% per i redditi riferiti agli anni dal 1990 al 1997 e al 75% per gli anni dal 1998 al 2012. Dall1 gennaio 2013 lindice ISTAT è pari al 75% per gli iscritti che a tale data hanno compiuto i 50 anni di età ed al 100% per gli iscritti infracinquantenni.
Misura della pensione supplementare
La prestazione si determina con le stesse modalità di calcolo del trattamento ordinario di vecchiaia.
I coefficienti di rendimento sono pari, dall1 gennaio 2013, all1,03% per ogni anno di contribuzione intera e allo 0,51% per ogni anno di contribuzione ridotta.
FONDO DELLA MEDICINA CONVENZIONATA E ACCREDITATA
Medici di medicina generale e pedriatri
Sono iscritti al Fondo speciale tutti i medici generici, pediatri e addetti ai servizi di guardia medica aventi rapporto professionale con gli istituti del Servizio Sanitario Nazionale comunque denominati e operanti nei propri studi professionali.
Contributi obbligatori
Per il 2022 il contributo è pari per i medici addetti allassistenza primaria, alla continuità assistenziale e allemergenza sanitaria territoriale al 22% dei compensi assoggettati a contribuzione ENPAM.
Per i pediatri di libera scelta, il contributo è pari, per il 2022, al 21% dei compensi assoggettati a contribuzione ENPAM.
Gli Accordi Collettivi Nazionali in vigore hanno introdotto laliquota modulare su base volontaria, per la quale i professionisti appartenenti alle categorie professionali di assistenza primaria, continuità assistenziale e emergenza sanitaria territoriale, nonché i pediatri di libera scelta, ferma restando laliquota stabilita a carico dellazienda, possono scegliere di elevare la quota contributiva a loro carico da 1 a 5 punti percentuali.
Dall1 gennaio 2007, per i professionisti transitati a rapporto dimpiego che hanno optato per il mantenimento della posizione assicurativa presso lE.N.P.A.M., il contributo di specie è pari al 32,65%. Questa aliquota è aumentata dell1%, a carico del medico, per la quota imponibile eccedente, per il 2022, i 48.279 (prima fascia di retribuzione pensionabile INPS).
Trattamenti pensionistici
Il diritto alle prestazioni pensionistiche è subordinato alle condizioni che in via generale sono il verificarsi dell'evento protetto (ad esempio il compimento di una determinata età) e il possesso da parte dell'assicurato di determinati requisiti contributivi e assicurativi.
Pensione di vecchiaia
Spetta al compimento delletàanagrafica pro tempore vigente, dal 2018 pari a 68 anni sia per gli uomini che per le donne.
Il requisito anagrafico dei 68 anni è stato raggiunto nel 2018 con la progressione evidenziata in tabella.
Viene richiesta la cessazione di ogni attività convenzionata con il SSN. Per gli iscritti alla gestione previdenziale degli specialisti esterni, è considerata come cessazione dellattività professionale anche la trasformazione della titolarità della convenzione di persona fisica in accreditamento di associazione professionale o società in qualunque forma costituita ovvero il trasferimento dellaccreditamento a diversa società.
In caso di cessazione dellattività prima del raggiungimento del requisito anagrafico, liscritto deve aver maturato almeno 15 anni di anzianità contributiva utile (effettiva, riscattata, ricongiunta) per poter godere del trattamento pensionistico.
Pensione anticipata (ex anzianità)
È possibile ottenere la pensione di vecchiaia anticipata (anzianità), con unetà minima di 62 anni, unanzianità contributiva di almeno 35 anni e unanzianità di laurea non inferiore a 30 anni. Oppure, indipendentemente dalletà minima, con unanzianità contributiva di 42 anni.
Il requisito anagrafico dei 62 anni è stato raggiunto nel 2018 con la progressione evidenziata in tabella.
Alle pensioni liquidate prima del compimento delletà di vecchiaia si applica un coefficiente di riduzione secondo l'età di conseguimento che va dal 36,70%, a 55 anni allo 0,35% a 67 anni e 11 mesi.
Pensione di inabilità
Spetta in seguito al riconoscimento dello stato di inabilità permanente e assoluta all'esercizio della professione, derivante da infortunio o malattia. Obbligo di cessazione definitiva di ogni attività professionale.
Nel determinare l'anzianità contributiva, si considerano anche gli anni intercorrenti tra la domanda di pensione ed il compimenti delletà di vecchiaia, con un massimo di 10 anni.
Attenzione! Limporto annuo della pensione di inabilità non può essere inferiore a un importo pari a circa 15.000 euro annui. Se però il soggetto è titolare di altre pensioni a carico di altri enti obbligatori e la somma dei vari assegni è inferiore a 15.000 euro, lEnpam versa la differenza; se è superiore liscritto non ha diritto allincremento.
Il trattamento per inabilità assoluta e permanente è costituito da una pensione pari a quella che sarebbe spettata alliscritto in caso di cessazione dellattività al raggiungimento del requisito anagrafico protempore vigente. Il numero degli anni di contribuzione è maggiorato di tanti anni quanti ne mancano al raggiungimento del suddetto requisito anagrafico con un massimo di 10. Alla maggiorazione si applica laliquota di rendimento vigente alla data di cessazione del rapporto professionale (Tabella D Regolamento Previdenza).
In caso di cessazione del rapporto professionale prima del raggiungimento del requisito anagrafico pro tempore vigente, alliscritto che divenga inabile in modo assoluto e permanente allesercizio dellattività professionale, spetta il trattamento previdenziale calcolato con le modalità della pensione ordinaria, senza lapplicazione coefficienti di adeguamento allaspettativa di vita.
Pensione di invalidità
Non sono previste prestazioni pensionistiche per invalidità permanenti parziali.
Pensione ai superstiti
Mentre la pensione di reversibilità spetta in caso di decesso del pensionato, quella indiretta spetta in caso di decesso dell'assicurato in costanza di contribuzione.
I superstiti beneficiari sono il coniuge ed i figli legittimi, legittimati, adottivi, affiliati, naturali riconosciuti dalliscritto o giudizialmente dichiarati, i figli nati da precedente matrimonio dellaltro coniuge, nonché i superstiti regolarmente affidati dagli organi competenti a norma di legge ed i superstiti dei quali risulta provata la vivenza a carico degli ascendenti (minorenni, maggiorenni studenti sino a 21 anni ed universitari sino a 26 anni, ovvero inabili e a carico del genitore defunto), si prescinde dai limiti di età se i superstiti, prima del decesso delliscritto, risultano a carico di questi ed inabili in modo assoluto e permanente a qualsiasi lavoro proficuo.
Nel caso in cui manchino o non abbiano titolo a prestazione i soggetti sopra elencati, si considerano superstiti i genitori, se a carico delliscritto prima del decesso e, in caso di assenza di entrambi i genitori, i fratelli e le sorelle, sempreché siano totalmente inabili a lavoro proficuo ed a carico delliscritto.
La misura della pensione è stabilita in una quota dellintero importo del trattamento già liquidato al lavoratore o che a lui sarebbe spettato. Le quote sono le seguenti: coniuge solo, 70%; coniuge con un figlio 60+20%; coniuge con 2 o più figli 60+40%; un figlio senza coniuge 80%; 2 figli senza coniuge 90%; 3 o più figli senza coniuge 100%.
In caso di decesso delliscritto dopo la cessazione del rapporto e prima del raggiungimento del requisito anagrafico di vecchiaia pro tempore vigente (68 anni dal 2018), con almeno 5 anni di anzianità contributiva alla relativa gestione, spetta ai superstiti unaliquota della pensione che sarebbe spettata al professionista se avesse conseguito i requisiti per il trattamento ordinario al momento del decesso, senza applicare i coefficienti di adeguamento allaspettativa di vita. Se non sussiste il requisito dei 5 anni, ai superstiti spetta lindennità di restituzione dei contributi da ripartire fra gli stessi in base ai medesimi criteri operanti per la pensione a superstiti. In caso di divorzio, il diritto a pensione compete al coniuge divorziato nei limiti ed alle condizioni stabilite dalle norme sullo scioglimento e la cessazione degli effetti civili del matrimonio. In caso di separazione, la pensione spetta anche al coniuge superstite separato con addebito, accertato con sentenza passata in giudicato, che aveva diritto alla corresponsione dellassegno alimentare da parte delliscritto deceduto.
Decorrenza della pensione
La pensione di vecchiaia decorre dal mese successivo al compimento delletà pensionabile, se la domanda viene presentata dalliscritto entro 5 anni dal raggiungimento dei suddetti requisiti. Nel caso di domanda dopo 5 anni dal raggiungimento dei requisiti, la pensione decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda e viene liquidata una somma pari a 5 annualità della pensione maturata, con esclusione della rivalutazione. La pensioneanticipata decorre dal mese successivo a quello in cui si maturano i requisiti richiesti per il diritto. La pensione di inabilità decorre dal mese successivo a quello di cessazione del rapporto professionale con il SSN, ovvero dal mese successivo alla domanda, se posteriore. La pensione ai superstiti è fissata al mese successivo alla data del decesso del dante causa se gli aventi diritto presentano domanda entro 5 anni dalla data del decesso. Trascorso tale termine, la pensione decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda di pensione. In tal caso il superstite ha diritto a una somma pari a 5 annualità della pensione, con esclusione della rivalutazione.
Misura della pensione
La base pensionabile viene così stabilita:
- si calcola il compenso percepito in ciascun anno di rapporto ricostruendolo attraverso i contributi obbligatori versati;
- si rivaluta il compenso di ciascun anno in base allincremento percentuale registrato dallindice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati elaborato dallISTAT tra lanno cui si riferiscono i contributi stessi e quello che precede lanno di decorrenza della pensione. Lindice ISTAT sopra citato è applicato in misura pari al 75% dellindice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, per le prestazioni di importo fino a quattro volte il trattamento minimo INPS) e al 50% dellindice ISTAT, oltre detto limite;
- si sommano i compensi annui, come sopra rivalutati, di ciascuno dei periodi di contribuzione e si dividono per il medesimo numero di anni di contribuzione effettiva o ricongiunta non coincidente presente nel Fondo.
Il rendimento per ciascun anno di contribuzione è pari a:
- 1,65% del compenso medio fino al 31 dicembre 1983;
- 2,25% del compenso medio dall1 gennaio 1984 e fino al 31 dicembre 1994;
- 1,40% del compenso medio dall1 gennaio 1995 e fino al 31 dicembre 1998;
- 1,456% del compenso medio dal 1 gennaio 1999 e fino al 31 dicembre 2003;
- 1,50% (1,364% per i pediatri di libera scelta) del compenso medio dall1 gennaio 2004 al 31 dicembre 2012;
- 1,40% (1,27% per i pediatri di libera scelta) del compenso medio per lanzianità contributiva maturata dall1 gennaio 2013.
Ove liscritto cessi lattività professionale a una età superiore a quella indicata pro tempore prevista per la pensione di vecchiaia, laliquota di rendimento (1,40%) relativa agli anni di contribuzione successivi alla suddetta età, fino e non oltre il 70° anno, viene maggiorata del 20% (1,68%).
Alle pensioni liquidate prima del compimento delletà di vecchiaia si applica un coefficiente di riduzione secondo l'età di conseguimento che va dal 36,70%, a 55 anni, allo 0,35% a 67 anni e 11 mesi. È possibile richiedere la conversione in capitale di una quota di pensione, con un massimo del 15%. La conversione è consentita solo se l'iscritto possiede altre pensioni per importo totale di almeno due volte il minimo Inps. I coefficienti di conversione variano in funzione dell'età, e vanno da 16,205 (55 anni) a 10,076 (70 anni).
Specialisti ambulatoriali
Sono iscritti al Fondo speciale tutti i medici aventi rapporto professionale con gli istituti del Servizio Sanitario Nazionale comunque denominati e operanti negli ambulatori gestiti dallo stesso SSN.
Contributi obbligatori (Quanto costa la pensione)
La contribuzione per gli specialisti ambulatoriali consiste in una percentuale pari al 31% dei compensi lordi erogati.
Per i medici di Medicina dei Servizi laliquota è pari al 30% dei compensi lordi erogati.
Dall1 gennaio 2007, per i professionisti transitati a rapporto dimpiego che hanno optato per il mantenimento della posizione assicurativa presso lENPAM, il contributo di specie è pari al 32,65%. Nel 2022 questa aliquota è aumentata dell1%, a carico del medico, per la quota imponibile eccedente, i 48.279 euro.
I trattamenti pensionistici
Pensione di vecchiaia
Spetta al compimento delletà anagrafica pro tempore vigente, dal 2018 pari a 68 anni sia per gli uomini che per le donne. Il requisito anagrafico dei 68 anni è stato raggiunto nel 2018 con la progressione evidenziata in tabella.
Viene richiestala cessazione di ogni attività convenzionata con il SSN. In caso di cessazione dellattività prima del raggiungimento del requisito anagrafico, liscritto deve aver maturato almeno 15 anni di anzianità contributiva utile (effettiva, riscattata, ricongiunta) per poter godere del trattamento pensionistico.
Pensione anticipata (ex vecchiaia)
È possibile ottenere la pensione di vecchiaia anticipata (anzianità), con unetà minima di 62 anni, unanzianità contributiva di almeno 35 anni e unanzianità di laurea non inferiore a 30 anni. Oppure, indipendentemente dalletà minima, con unanzianità contributiva di 42 anni. Il requisito anagrafico dei 62 anni è stato raggiunto nel 2018 con la progressione evidenziata in tabella.
Alle pensioni liquidate prima del compimento delletà di vecchiaia si applica un coefficiente di riduzione secondo l'età di conseguimento che va dal 36,70%, a 55 anni allo 0,35% a 67 anni e 11 mesi.
Pensione di inabilità
Spetta in seguito al riconoscimento dello stato di inabilità permanente e assoluta all'esercizio della professione, derivante da infortunio o malattia, intervenuta prima della cessazione del rapporto professionale e con età inferiore al requisito anagrafico di vecchiaia pro tempore vigente, indicato nella Tabella A allegata al Regolamento del Fondo Speciale (68 anni dal 2018).
Sussiste lobbligo di cessazione definitiva di ogni attività professionale.
Nel determinare l'anzianità contributiva, si considerano anche gli anni intercorrenti tra la domanda di pensione e il compimento delletà di vecchiaia, con un massimo di 10 anni.
Attenzione! l'importo annuo della pensione di inabilità non può essere inferiore a un importo pari a circa 15.000 euro annui. Se però il soggetto è titolare di altre pensioni a carico di altri enti obbligatori e la somma dei vari assegni è inferiore a 15.000 euro, lEnpam versa la differenza; se è superiore liscritto non ha diritto allincremento.
Il trattamento per inabilità assoluta e permanente è costituito da una pensione pari a quella che sarebbe spettata alliscritto in caso di cessazione dellattività al raggiungimento del requisito anagrafico protempore vigente. Il numero degli anni di contribuzione è maggiorato di tanti anni quanti ne mancano al raggiungimento del suddetto requisito anagrafico con un massimo di 10. Alla maggiorazione si applica laliquota di rendimento vigente alla data di cessazione del rapporto professionale (Tabella D Regolamento Previdenza). In caso di cessazione del rapporto professionale prima del raggiungimento del requisito anagrafico pro tempore vigente, alliscritto che divenga inabile in modo assoluto e permanente allesercizio dellattività professionale, spetta il trattamento previdenziale calcolato con le modalità della pensione ordinaria, senza lapplicazione coefficienti di adeguamento allaspettativa di vita.
Pensione di invalidità
Non sono previste prestazioni pensionistiche per invalidità permanenti parziali. Può essere erogata, in sostituzione, una indennità il cui importo viene stabilito di volta in volta dall'ENPAM.
Pensione ai superstiti
Mentre la pensione di reversibilità spetta in caso di decesso del pensionato, quella indiretta spetta in caso di decesso dell'assicurato in costanza di contribuzione.
I superstiti beneficiari sono il coniuge e i figli legittimi, legittimati, adottivi, affiliati, naturali riconosciuti dalliscritto o giudizialmente dichiarati, i figli nati da precedente matrimonio dellaltro coniuge, nonché i superstiti regolarmente affidati dagli organi competenti a norma di legge ed i superstiti dei quali risulta provata la vivenza a carico degli ascendenti (minorenni, maggiorenni studenti sino a 21 anni ed universitari sino a 26 anni, ovvero inabili e a carico del genitore defunto), si prescinde dai limiti di età se i superstiti, prima del decesso delliscritto, risultano a carico di questi ed inabili in modo assoluto e permanente a qualsiasi lavoro proficuo. Nel caso in cui manchino o non abbiano titolo a prestazione i soggetti sopra elencati, si considerano superstiti i genitori, se a carico delliscritto prima del decesso e, in caso di assenza di entrambi i genitori, i fratelli e le sorelle, sempreché siano totalmente inabili a lavoro proficuo ed a carico delliscritto.
La misura della pensione è stabilita in una quota dellintero importo del trattamento già liquidato al lavoratore o che a lui sarebbe spettato. Le quote sono le seguenti: coniuge solo, 70%; coniuge con un figlio 60+20%; coniuge con 2 o più figli 60+40%; un figlio senza coniuge 80%; 2 figli senza coniuge 90%; 3 o più figli senza coniuge 100%.
In caso di decesso delliscritto dopo la cessazione del rapporto e prima del raggiungimento del requisito anagrafico di vecchiaia pro tempore vigente (68 anni dal 2018), con almeno 5 anni di anzianità contributiva alla relativa gestione, spetta ai superstiti unaliquota della pensione che sarebbe spettata al professionista se avesse conseguito i requisiti per il trattamento ordinario al momento del decesso, senza applicare i coefficienti di adeguamento allaspettativa di vita. Se non sussiste il requisito dei 5 anni, ai superstiti spetta lindennità di restituzione dei contributi da ripartire fra gli stessi in base ai medesimi criteri operanti per la pensione a superstiti. In caso di divorzio, il diritto a pensione compete al coniuge divorziato nei limiti ed alle condizioni stabilite dalle norme sullo scioglimento e la cessazione degli effetti civili del matrimonio. In caso di separazione, la pensione spetta anche al coniuge superstite separato con addebito, accertato con sentenza passata in giudicato, che aveva diritto alla corresponsione dellassegno alimentare da parte delliscritto deceduto.
Criteri di calcolo della pensione
Per gli iscritti che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2012 si ricava il compenso medio annuo relativo ai 60 mesi di contribuzione precedenti la cessazione del rapporto, ricostruendolo attraverso i contributi versati e laliquota contributiva corrispondente. Si divide il compenso ottenuto per il numero medio di ore settimanali di lavoro tenute nel corrispondente periodo e si moltiplica il risultato per laliquota di rendimento (2,25%), per il numero medio delle ore settimanali di lavoro tenute nel corso di tutta lattività e per gli anni di contribuzione effettiva, riscattata o ricongiunta. Tale quota di pensione viene rivalutata nella misura del 100% dellindice ISTAT dallanno 2013 a quello che precede lanno di decorrenza della pensione
Per gli iscritti che iniziano a contribuire dall1 gennaio 2013, la pensione si determina con le modalità di calcolo della Medicina Generale.
Per gli iscritti che hanno anzianità contributiva antecedente al 31 dicembre 2012, la pensione si determina sommando le due quote di pensione (A e B). La quota A viene rivalutata nella misura del 100% dellindice ISTAT dallanno 2013 a quello che precede lanno di decorrenza della pensione.
Laliquota di rendimento per ogni anno di contribuzione è pari al 2,10%. Ove liscritto cessi lattività professionale a un'età superiore a quella indicata pro tempore prevista per la pensione di vecchiaia, laliquota di rendimento (2,10%) relativa agli anni di contribuzione successivi alla suddetta età, fino e non oltre il 70° anno, viene maggiorata del 20% (2,52%). Alle pensioni liquidate prima del compimento delletà di vecchiaia si applica un coefficiente di riduzione secondo l'età di conseguimento che va dal 32,58%, a 55 anni, al 2,20% a 66 anni.
Possibile richiedere la conversione in capitale di una quota di pensione, con un massimo del 15%. La conversione è consentita solo se l'iscritto possiede altre pensioni per importo totale di almeno due volte il minimo INPS. I coefficienti di conversione variano in funzione dell'età, e vanno da 36,70%, a 55 anni, allo 0,35% a 67anni e 11 mesi.
Specialisti esterni convenzionati
Sono iscritti al Fondo speciale tutti i medici specialisti esterni aventi rapporto convenzionale con gli istituti del Servizio Sanitario Nazionale.
Contributi obbligatori (Quanto costa la pensione)
La contribuzione varia in base al tipo di attività, visita o prestazione ambulatoriale come segue:
- 26% dei compensi lordi erogati;
- 16% dei compensi lordi erogati, in caso di branca a prestazione (fisiokinesiterapia, medicina nucleare, analisi patologia clinica radiologia).
Nel nuovo Regolamento del Fondo Speciale, in vigore dall'1 gennaio 2021, è stata introdotta, anche per gli iscritti a tale gestione, laliquota modulare su base volontaria, per la quale, i professionisti, ferma restando laliquota stabilita a carico dellazienda, possono scegliere di elevare la quota contributiva a loro carico da 1 a 5 punti percentuali.
I trattamenti pensionistici
Pensione ordinaria di vecchiaia
Spetta al compimento delletà anagrafica pro tempore vigente, dal 2018 pari a 68 anni sia per gli uomini che per le donne. Il requisito anagrafico dei 68 anni è stato raggiunto nel 2018 con la progressione evidenziata in tabella.
Viene richiesta la cessazione di ogni attività convenzionata con il SSN. In caso di cessazione dellattività prima del raggiungimento del requisito anagrafico, liscritto deve aver maturato almeno 15 anni di anzianità contributiva utile (effettiva, riscattata, ricongiunta) per poter godere del trattamento pensionistico.
Pensione anticipata (ex anzianità)
È possibile ottenere la pensione di vecchiaia anticipata (anzianità), con unetà minima di 62 anni, unanzianità contributiva di almeno 35 anni e unanzianità di laurea non inferiore a 30 anni. Oppure, indipendentemente dalletà minima, con unanzianità contributiva di 42 anni.
Il requisito anagrafico dei 62 anni è stato raggiunto nel 2018 con la progressione evidenziata in tabella.
Alle pensioni liquidate prima del compimento delletà di vecchiaia si applica un coefficiente di riduzione secondo l'età di conseguimento che va dal 36,70%, a 55 anni, allo 0,35% a 67 anni e 11 mesi.
Pensione di inabilità
Spetta in seguito al riconoscimento dello stato di inabilità permanente e assoluta all'esercizio della professione, derivante da infortunio o malattia, intervenuta prima della cessazione del rapporto professionale. Sussiste lobbligo di cessazione definitiva di ogni attività professionale.
Nel determinare l'anzianità contributiva, si considerano anche gli anni intercorrenti tra la domanda di pensione e il compimento delletà di vecchiaia, con un massimo di 10 anni.
Attenzione! l'importo annuo della pensione di inabilità non può essere inferiore a un importo pari a circa 15.000 euro annui. Se però il soggetto è titolare di altre pensioni a carico di altri enti obbligatori e la somma dei vari assegni è inferiore a 15.000 euro, lEnpam versa la differenza; se è superiore liscritto non ha diritto allincremento.
Per gli iscritti ad personam che hanno cessato lattività professionale entro il 31 dicembre 2012, la pensione di inabilità si calcola come per i Medici di Medicina Generale.
Per gli iscritti accreditati ad personam che iniziano a contribuire dall1 gennaio 2013 e per gli iscritti ex art. 1, co. 39, L.243/2004, la pensione si determina con le modalità del sistema contributivo di cui alla Legge 335/1995. Per gli iscritti accreditati ad personam che hanno anzianità contributiva antecedente al 31 dicembre 2012, la pensione si determina sommando due quote di pensione, la prima calcolata con le modalità della pensione ordinaria e la seconda con il sistema contributivo.
In caso di cessazione del rapporto professionale prima del raggiungimento del requisito anagrafico pro tempore vigente, alliscritto che divenga inabile in modo assoluto e permanente allesercizio dellattività professionale, spetta il trattamento previdenziale calcolato con le modalità della pensione ordinaria, senza lapplicazione coefficienti di adeguamento allaspettativa di vita.
Pensione di invalidità
Non sono previste prestazioni pensionistiche per invalidità permanenti parziali. Può essere erogata, in sostituzione, una indennità il cui importo viene stabilito di volta in volta dall'ENPAM.
Pensione ai superstiti
Mentre la pensione di reversibilità spetta in caso di decesso del pensionato, quella indiretta spetta in caso di decesso dell'assicurato in costanza di contribuzione.
I superstiti beneficiari sono il coniuge e i figli legittimi, legittimati, adottivi, affiliati, naturali riconosciuti dalliscritto o giudizialmente dichiarati, i figli nati da precedente matrimonio dellaltro coniuge, nonché i superstiti regolarmente affidati dagli organi competenti a norma di legge ed i superstiti dei quali risulta provata la vivenza a carico degli ascendenti (minorenni, maggiorenni studenti sino a 21 anni e universitari sino a 26 anni, ovvero inabili e a carico del genitore defunto), si prescinde dai limiti di età se i superstiti, prima del decesso delliscritto, risultano a carico di questi ed inabili in modo assoluto e permanente a qualsiasi lavoro proficuo.
Nel caso in cui manchino o non abbiano titolo a prestazione i soggetti sopra elencati, si considerano superstiti i genitori, se a carico delliscritto prima del decesso e, in caso di assenza di entrambi i genitori, i fratelli e le sorelle, sempreché siano totalmente inabili a lavoro proficuo ed a carico delliscritto.
La misura della pensione è stabilita in una quota dellintero importo del trattamento già liquidato al lavoratore o che a lui sarebbe spettato. Le quote sono le seguenti: coniuge solo, 70%; coniuge con un figlio 60+20%; coniuge con 2 o più figli 60+40%; un figlio senza coniuge 80%; 2 figli senza coniuge 90%; 3 o più figli senza coniuge 100%.
In caso di decesso delliscritto dopo la cessazione del rapporto e prima del raggiungimento del requisito anagrafico di vecchiaia pro tempore vigente (68 anni dal 2018), con almeno 5 anni di anzianità contributiva alla relativa gestione, spetta ai superstiti unaliquota della pensione che sarebbe spettata al professionista se avesse conseguito i requisiti per il trattamento ordinario al momento del decesso, senza applicare i coefficienti di adeguamento allaspettativa di vita. Se non sussiste il requisito dei 5 anni, ai superstiti spetta lindennità di restituzione dei contributi da ripartire fra gli stessi in base ai medesimi criteri operanti per la pensione a superstiti. In caso di divorzio, il diritto a pensione compete al coniuge divorziato nei limiti e alle condizioni stabilite dalle norme sullo scioglimento e la cessazione degli effetti civili del matrimonio. In caso di separazione, la pensione spetta anche al coniuge superstite separato con addebito, accertato con sentenza passata in giudicato, che aveva diritto alla corresponsione dellassegno alimentare da parte delliscritto deceduto.
Misura della pensione
Per gli iscritti accreditati ad personam che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2012, si ricava il reddito medio annuo relativo a ciascun anno di contribuzione, ricostruendolo attraverso i contributi versati e le aliquote contributive corrispondenti per ciascun anno di versamento. Il reddito annuo viene rivalutato del 100% dellindice ISTAT fino a 38.734,2 euro; limporto eccedente tale soglia, nella misura del 75%. La somma dei redditi, divisa per il numero degli anni di contribuzione effettiva, determina la base pensionabile a cui si applicano le aliquote di rendimento relative a ciascun anno di contribuzione.
Per gli iscritti accreditati ad personam che iniziano a contribuire dall1 gennaio 2013 e per gli iscritti ex art. 1, co. 39, L.243/2004, la pensione si determina secondo il sistema, moltiplicando il montante contributivo individuale per il coefficiente di trasformazione relativo alletà delliscritto al momento della decorrenza della pensione.
Per gli iscritti accreditati ad personam che hanno anzianità contributiva antecedente al 31 dicembre 2012, la pensione si determina sommando due quote di pensione (A e B). La quota A viene rivalutata nella misura del 75% dellindice ISTAT fino a 4 volte il trattamento minimo INPS e del 50% oltre tale limite, dallanno 2013 a quello che precede lanno di decorrenza della pensione. Ove liscritto cessi lattività professionale a un'età superiore a quella indicata pro tempore prevista per la pensione di vecchiaia, laliquota di rendimento relativa agli anni di contribuzione successivi alla suddetta età, fino e non oltre il 70esimo anno, viene maggiorata del 20%.
La pensione maturata sulla base dei contributi versati dall'1 gennaio 2013, si determina secondo il sistema contributivo adottato dallINPS, secondo i seguenti coefficienti di conversione del montante accumulato.
Coefficienti di conversione del montante contributivo 2022
Divisori e coefficienti di conversione del montante contributivo validi dall1 gennaio 2021
Il coefficiente relativo alletà anagrafica di 57 anni viene preso a riferimento anche per le pensioni maturate in età inferiore a 57 anni. È possibile richiedere la conversione in capitale di una quota di pensione, con un massimo del 15%. La conversione è consentita solo se l'iscritto possiede altre pensioni per importo totale di almeno due volte il trattamento minimo INPS. I coefficienti di conversione variano in funzione dell'età, e vanno da 16,205 (55 anni) a 10,076 (70 anni).
Cumulo gratuito
Dall1 gennaio 2017, a seguito della L. 232/2016 i soggetti iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti, autonomi, degli iscritti alla Gestione separata e alle forme sostitutive ed esclusive dell'AGO - comprese le Casse libero-professionali per iscritti ad albo - possono cumulare gratuitamente i periodi assicurativi non coincidenti al fine del conseguimento di un'unica pensione. Ciò a condizione che non siano già titolari di trattamento pensionistico presso una delle predette gestioni.
La facoltà può essere esercitata per la liquidazione dei seguenti trattamenti pensionistici:
- di vecchiaia con i requisiti anagrafici e contributivi previsti;
- anticipata con i requisiti contributivi previsti dalla legge vigente (42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne fino al 31 dicembre 2026 (da adeguare alla speranza di vita per gli anni seguenti), con accesso al trattamento pensionistico trascorsi 3 mesi dalla maturazione del requisito contributivo (per effetto della cosiddetta finestra mobile);
- per inabilità;
- ai superstiti di assicurato deceduto prima di aver acquisito il diritto a pensione presso una delle Gestioni assicurative interessate al cumulo.
Il criterio di calcolo dellassegno ottenuto con il cumulo non segue la regola generalizzata del sistema contributivo, come nella totalizzazione, ma viene applicato il criterio del pro-quota con le regole in vigore in ciascuna gestione. A differenza di quanto avviene per la totalizzazione (decorrenza differita adi 18 mesi per la pensione di vecchiaia e 21 mesi per la pensione di anzianità per effetto di finestra mobile), la pensione (vecchiaia/vecchiaia anticipata) ottenuta grazie all'istituto del cumulo decorre dal primo giorno del mese successivo a quello della domanda.
Come chiarito dalla Circolare n.140/2017 INPS, la pensione di vecchiaia in cumulo sarà erogata "per formazione progressiva", con singole quote decorrenti alla maturazione dei singoli requisiti anagrafici, contributivi e di status previsti dal singolo ordinamento pensionistico che concorra anche solo in parte alla definizione del trattamento pensionistico di vecchiaia in cumulo.
La decorrenza della pensione di inabilità è attribuita secondo i criteri vigenti nella gestione nella quale il lavoratore è iscritto al momento del verificarsi dello stato inabilitante. La pensione ai superstiti decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del dante causa e pertanto i trattamenti liquidati in base alle disposizioni sul cumulo devono avere decorrenza successiva all1 febbraio 2013 (successiva all1 febbraio 2017, in caso di contribuzione versata presso una Cassa professionale).
WELFARE
Indennità di maternità
Spetta in caso di nascita di un figlio, adozione o affidamento a scopo di adozione in costanza di iscrizione allAlbo. Lassegno copre i 2 mesi precedenti la data presunta del parto e i 3 mesi successivi alla nascita del bambino. Lindennità spetta anche se non si interrompe lattività lavorativa. Limporto minimo garantito è di 5.180,50 euro (per il 2022) a cui si aggiungerà un ulteriore assegno di circa mille euro (indicizzati) per le dottoresse con redditi inferiori a circa 18mila euro (indicizzati), il che fa arrivare lindennità minima totale a circa 6mila euro lanno, circa 1200 euro al mese. Per le professioniste con redditi superiori verrà comunque garantita unindennità pari all80% di 5/12 del salario minimo giornaliero e non può essere superiore a 5 volte limporto minimo come sopra determinato, pertanto per il 2022 lindennità massima è di 25.902,50 euro. Lindennità spetta al padre in caso di morte o grave infermità della madre, abbandono del figlio da parte della madre, affidamento esclusivo del figlio al padre.
Gravidanza a rischio
Le professioniste potranno essere tutelate da una copertura specifica, prevista per un massimo di 6 mesi senza limiti di reddito (il periodo rimanente ricade nellassegno di maternità). Limporto viene stabilito annualmente dal CdA dellEnte.
Indennità di aborto
Spetta in caso di aborto spontaneo o terapeutico verificatosi non prima del 3° mese di gravidanza e viene erogata per una mensilità. Corrisponde all80% di una mensilità del reddito professionale percepito e denunciato ai fini fiscali ed imponibile presso ENPAM nel secondo anno precedente a quello dellevento. Lindennità dal 3° al 6° mese viene erogata per una mensilità. In caso di aborto dopo il 6° mese, alliscritta spetta lintera indennità prevista per i casi di maternità, adozione e affidamento a scopo di adozione. Lindennità non è corrisposta se sussiste analogo diritto presso altre gestioni previdenziali obbligatorie o se liscritta ha diritto a percepire, in forza di leggi o contratti, trattamenti economici per i medesimi eventi tutelati dallENPAM. Lindennità non è cumulabile con eventuali trattamenti economici spettanti alliscritta ad altro titolo.
Sussidi per spese di nido e baby-sitter
Le neo mamme potranno contare su aiuti economici per le spese di baby-sitter e nido (pubblico e privato accreditato) entro i primi 12 mesi di vita del bambino o di ingresso del minore in famiglia. Modalità, termini e limiti per la fruizione di questi sussidi saranno contenuti in un bando annuale deliberato dal CdA.
Contributo volontario
Nel caso in cui ci dovessero essere periodi privi di contribuzione a seguito di una gravidanza (maternità, aborto, gravidanza a rischio) o di adozione o affidamento, è possibile colmare gli eventuali buchi con dei versamenti volontari e garantirsi così una continuità utile ai fini dei requisiti e dellimporto della pensione. Il contributo volontario viene calcolato sulla base del reddito professionale dichiarato nel secondo anno precedente alla gravidanza. In assenza di reddito si prende come riferimento per la base del calcolo il minimo Inps previsto nello stesso anno. Il contributo è accreditato sulla Quota B ed è utile ai fini del diritto e della misura della pensione.
Studenti
Le tutele per la maternità sono state estese anche agli studenti universitari in medicina e odontoiatria che decideranno di iscriversi alla Fondazione Enpam già a partire dal quinto o sesto anno del corso di laurea. Per questi ultimi è previsto un sussidio di importo pari allindennità minima stabilita.
Malattia e infortuni
Agli iscritti attivi ed ai pensionati del Fondo della libera professione Quota B del Fondo generale, nonché ai loro superstiti, spetta, una tutela le malattie e gli infortuni che determinino la temporanea e totale inabilità allesercizio dellattività professionale, con conseguente sospensione dellattività stessa, per periodi precedenti letà prevista per il pensionamento di vecchiaia a partire dal 61° giorno e per un periodo massimo di 24 mesi (anche non continuativi, nellarco di 36), unindennità giornaliera pari a 171,14 euro. Si segnalano inoltre prestazioni assistenziali straordinarie nei casi di inabilità e premorienza, di importo non superiore a 4.706,80 euro annui, erogate a favore dei pensionati titolari del trattamento per inabilità assoluta e permanente.
LTC per gli iscritti attivi e i pensionati di età inferiore a 70 anni
La rendita è pari a 1.200 mensili (non indicizzati; 1035 per i casi di non autosufficienza che si sono verificati entro il 30 aprile 2019) e se percepita in caso di perdita dellautosufficienza sono esenti dallImposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF). Non sono accolte richieste presentate dai pensionati non contribuenti riferite a perdita dellautosufficienza compreso tra l1 agosto 2016 e il 28 febbraio 2017.
Prestazioni assistenziali
Il Regolamento dell'assistenza, offre peraltro altre opportunità, tra queste:
- provvidenze a sostegno della genitorialità, ossia borse di studio per i figli, contributi per asili nido e primo anno di scuola materna;
- contributi (sino al massimo del 75% della spesa) per oneri di ospitalità in case di riposo o istituti di ricovero per anziani, malati cronici o lungo degenti. Il contributo pro capite per ogni giornata di effettiva presenza presso le case di riposo è fissato in 60,24 euro al giorno e il limite reddituale complessivo non deve essere superiore a 3 volte il minimo INPS;
- assistenza domiciliare con importo pari a 602,52 euro mensili;
- calamità naturali che hanno comportato danni agli immobili adibiti a prima abitazione o studio professionale del richiedente, nella misura di un contributo una tantum di importo massimo pari a 18.075,80 euro o di concorso nel pagamento degli oneri per interessi su mutui per lacquisto, la ricostruzione o la riparazione della casa o dello studio, nella misura del 75% degli oneri stessi con un limite di 9.640,42 euro e per un periodo non superiore a 5 anni;
- rimborso spese funerarie per un massino di 4 mila euro.
Ai fini della concessione delle prestazioni, il reddito complessivo di qualsiasi natura del nucleo familiare, riferito allanno precedente, non deve essere superiore a 6 volte limporto del trattamento minimo INPS nellanno precedente, aumentato di un sesto per ogni componente il nucleo familiare, escluso il richiedente.
LENPAM offre inoltre la possibilità di sottoscrivere una polizza sanitaria integrativa estesa anche ai familiari modulabili con diverse tipologie di piani sanitari, denominata Salute Mia, Società di mutuo soccorso dei medici e degli odontoiatri, costituita da parte del Fondo sanitario integrativo dei Medici e degli Odontoiatri il cui promotore è la Fondazione ENPAM. Ladesione a SaluteMia ha durata biennale.
Emergenza COVID-19
LEnpam verserà con propri fondi unindennità a tutti i medici e odontoiatri che svolgono libera professione e hanno avuto un calo del reddito importante a causa di COVID-19. La Fondazione Enpam mette a disposizione, con fondi propri, il bonus Enpam+ dedicato a tutti i medici e agli odontoiatri che erano rimasti esclusi dal primo provvedimento (Bonus Enpam). La misura, deliberata dal Consiglio di amministrazione il 23 aprile 2020, è stata approvata dai ministeri vigilanti ed è quindi operativa.
Gli iscritti che svolgono esclusivamente attività libero professionale e hanno avuto un calo del reddito importante a causa di COVID-19 potranno chiedere allEnpam un anticipo della pensione maturata sulla Gestione Quota B. I medici e gli odontoiatri possono chiedere allEnpam lindennizzo statale di 1.000 euro destinato ai lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli Enti di previdenza privati.
Di seguito le misure per i medici e gli odontoiatri che sono costretti a interrompere lattività a causa di quarantena disposta dallautorità sanitaria.
Liberi professionisti
Per gli iscritti che svolgono esclusivamente libera professione lEnpam garantisce un contributo sostitutivo del reddito di 82,78 euro al giorno. Il contributo, che rientra nelle tutele per calamità naturale, va richiesto compilando il modulo specifico.
Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta
Enpam ha chiesto che il SSN si faccia carico degli oneri di sostituzione o del mancato guadagno di tutti i medici in regime di convenzione, al pari di quanto accade con i dipendenti. Qualora i medici dovessero subire gli oneri di sostituzione o i mancati guadagni, lEnpam ha previsto unindennità giornaliera. Questa misura ha ottenuto il via libera dei ministeri vigilanti il 6 aprile.
Specialisti ambulatoriali
Enpam ha chiesto che il SSN si faccia carico degli oneri di sostituzione o del mancato guadagno di tutti i medici in regime di convenzione, al pari di quanto accade con i dipendenti. Qualora i medici dovessero subire gli oneri di sostituzione o i mancati guadagni, Enpam ha previsto unindennità giornaliera. Questa misura ha ottenuto il via libera dei ministeri vigilanti il 6 aprile.
Attenzione: nel caso in cui la misura di prevenzione viene disposta dallAutorità sanitaria come conseguenza del rientro dallestero o da una regione diversa da quella di appartenenza, lindennità è riconosciuta solo se lo spostamento è dovuto a motivi di salute, lavoro, famiglia o assoluta necessità.
In caso di lavoro in convenzione con il SSN con sospensione dellattività per lemergenza sanitaria da COVID-19 a causa di una particolare condizione di rischio causata da immunodepressione, è possibile richiedere unindennità allEnpam. I familiari di un medico o un odontoiatra deceduto per COVID possono chiedere il sussidio del fondo Sempre con voi. Il fondo di aiuto per i familiari dei sanitari deceduti è stato istituito dalla famiglia della Valle ed è gestito dalla Protezione civile.
Per ulteriori informazioni e notizie è possibile consultare il Regolamento delle prestazioni assistenziali del Fondo di Previdenza Generale pubblicato sul sito web dellente, www.enpam.it (sezione assistenza).
RIFERIMENTI DELL'ENTE
Ente nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri
Via Vittorio Emanuele II, 78
00185 Roma
www.enpam.it