A chi si rivolge l'assicurazione Inail? Diritti e doveri di datori e dipendenti

Quando e per chi vige l'obbligo di assicurazione Inail: le lavorazioni protette, le categorie di dipendenti tutelate e gli adempimenti dei datori di lavoro

L’assicurazione Inail è obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti in attività che la legge identifica come rischiose.

Il rapporto assicurativo nasce dunque per effetto di legge al verificarsi dei requisiti oggettivi - le lavorazioni protette - e soggettivi - i soggetti tutelati - previsti, con l'obiettivo di tutelare i lavoratori che subiscono un infortunio sul lavoro o contraggono una malattia professionale mediante l'erogazione di prestazioni economiche, sanitarie e integrative (anche se il datore di lavoro non ha versato regolarmente il premio assicurativo, secondo quando stabilito dal cosiddetto "principio di automaticità delle prestazioni").

 

Quali sono le lavorazioni protette?

La legge individua le attività rischiose oggetto di tutela e le suddivide in due grandi gruppi: quelle svolte mediante l'utilizzo di macchine, apparecchi e impianti e quelle che, per loro natura, esprimono comunque un elevato grado di pericolosità anche senza l'utilizzo di macchine, tassativamente indicate in specifici elenchi. L'evoluzione dei processi lavorativi e l'introduzione costante di tecnologie sempre più avanzate ha imposto però, di fatto, l'estensione dell'obbligo assicurativo Inail a quasi tutte le attività di produzione e servizi.

 

Quali sono i lavoratori tutelati?

Il lavoratore deve possedere i seguenti requisiti:

  • essere adibito in modo permanente o avventizio a una delle lavorazioni che la legge definisce rischiose;
  • prestare opera manuale intesa come contatto, diretto o ambientale con le fonti di rischio;
  • svolgere la propria opera alle dipendenze e sotto la direzione altrui;
  • percepire una retribuzione in qualunque forma, anche in natura.

Sono dunque tutelati dall’Inail tutti coloro che, addetti ad attività rischiose, svolgono un lavoro comunque retribuito alle dipendenze di un datore di lavoro, compresi i sovrintendenti ai lavori, i soci di società e cooperative, i medici esposti a Rx, gli apprendisti, i dipendenti che lavorano a computer e registratori di cassa e  anche i soggetti appartenenti all'area dirigenziale e gli sportivi professionisti dipendenti.

Attenzione! Sono inoltre tutelati gli artigiani e i lavoratori autonomi dell’agricoltura (di fatto tenuti ad assicurare sé stessi) e i lavoratori parasubordinati che svolgono attività di collaborazione coordinata e continuativa. La tutela dei lavoratori agricoli trova tuttavia una autonoma e specifica disciplina legislativa rispetto a quella del settore industriale, in considerazione del diverso contesto socio-economico, del diverso campo di applicazione, dei livelli di prestazione, del diverso sistema di finanziamento.

Se è dunque vero che, in particolar modo a seguito di disposizioni di legge o tavolta perfino per effetto di sentenze della Corte Costituzionale, sono molte le categorie di lavoratori che hanno nei fatti ampliato l'originaria platea di soggetti assicurati di pari passo con l'evoluzione del tessuto socio-economico del Paese, lo è altrettanto che persistono delle differenze. Una di queste riguarda proprio il principio di automaticità delle prestazioni, che non si applica nel caso di infortuni in ambiente domestico, per i quali il diritto alle prestazioni decorre infatti dal giorno successivo a quello di pagamento del premio, e si applica invece in misura parziale agli autonomi, per i quali resta sospeso - con più preciso riferimento alle sole prestazioni economiche - fino al versamento del premio dovuto.

 

Quali sono gli obblighi dei datori di lavoro?

Rientrano pertanto tra i datori di lavoro tenuti all'obbligo assicurativo: 

  • le persone fisiche o giuridiche, gli Enti privati o pubblici, compresi lo Stato e gli Enti locali che occupano personale dipendente addetto a macchine, apparecchi, impianti o che comunque operano in ambienti organizzati per opere e servizi o alle lavorazioni rischiose tassativamente indicate dalla legge;
  • particolari figure di soggetti individuati dalle disposizioni di legge.

Peculiare ad esempio il caso degli artigiani e dei lavoratori autonomi dell'agricoltura, che svolgono contemporaneamente il ruolo di assicuranti e assicurati. 

Di seguito, i principali adempimenti cui sono tenuti i datori di lavoro

Denuncia dei lavori

Il datore di lavoro, nel momento stesso in cui inizia la propria attività, o nel caso non fosse possibile per l'urgenza delle lavorazioni al massimo entro 5 giorni, motivandone il ritardo, deve presentare all’Inail la denuncia dei lavori contenente, per ogni singola sede di lavoro, tutti gli elementi richiesti per la valutazione del rischio e per il calcolo del premio di assicurazione: attività esercitata, lavorazioni complementari e accessorie, macchinari adoperati, ammontare annuo dei salari. Le imprese utilizzano il servizio telematico ComUnica delle Camere di Commercio che permette contestualmente l'iscrizione a Inail e al Registro delle imprese. 

Comunicazioni obbligatorie

Il datore di lavoro deve effettuare le comunicazioni di assunzione, cessazione, trasformazione e proroga dei rapporti di lavoro esclusivamente per via telematica ai Servizi per l’impiego. Per alcune tipologie di lavoratori (collaboratori e coadiuvanti imprese familiari; coadiuvanti imprese commerciali; soci lavoratori di attività commerciale e di imprese in forma societaria), la denuncia deve essere effettuata mediante il servizio telematico DNA soci, attivo sul portale Inail. Il datore di lavoro domestico deve effettuare le comunicazioni relative a colf e badanti all'INPS in sede di denuncia del rapporto di lavoro.

Libro unico del lavoro

Il datore di lavoro privato è obbligato alla istituzione e tenuta del Libro unico del lavoro sul quale devono essere iscritti i lavoratori subordinati, i collaboratori coordinati e continuativi, gli associati in partecipazione con apporto lavorativo. Il Libro unico ha la funzione essenziale di documentare a ogni singolo lavoratore lo stato effettivo del proprio rapporto di lavoro e agli organi di vigilanza lo stato occupazionale dell'impresa.

Pagamento dei premi

Il datore di lavoro è tenuto al pagamento dell'intero premio. Per il lavoro parasubordinato il premio è ripartito nella misura di un terzo a carico del lavoratore e due terzi a carico del committente. L'obbligo del versamento del premio è in ogni caso a carico del committente.

 

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