Non solo sanità integrativa: altre tutele per la salute e ulteriori ambiti di copertura

Non autosufficienza e Long Term Care, invalidità permanente, infortuni o malattie gravi: l'assistenza sanitaria integrativa non è la sola strada per tutelare la propria salute. Ecco gli ulteriori ambiti di copertura di cui è possibile dotarsi, e i rischi da cui è possibile proteggersi, attraverso il welfare privato 

Come rilevato dal Nono Rapporto Itinerari Previdenziali, dal 2014 – anno in cui è stata avviata la rilevazione - la voce più consistente di spesa per welfare privato continua a essere la spesa sanitaria direttamente sostenuta dalle famiglie, la cosiddetta spesa out of pocket (OOP), effettuata cioè senza intermediazione di fondi sanitari e assicurazioni, passata in 7 anni di analisi da 30 miliardi ai 40,268 del 2020. 

Figura 1 – La spesa italiana per il welfare privato

Figura 1 – La spesa italiana per il welfare privato

Fonte: Nono Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale italiano a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali

In particolare, la spesa complessiva privata per sanità ammonta a 45,45 miliardi di euro, quale somma delle voci di spesa OOP e dei 5,165 (11,3%) di spesa sanitaria intermediata invece da fondi sanitari, Compagnie di Assicurazione, società di mutuo soccorso e altri soggetti.

Non di minore rilievo, e pertanto non trascurabili, sono però le altre voci imputabili alla sfera “salute”, con 33,38 miliardi spesi per la non autosufficienza tra assistenza domiciliare o residenziale e 3,172 investiti invece in protezioni assicurative e individuali. Nel dettaglio, se quest’ultime ricomprendono la raccolta premi per polizze infortuni, la spesa (lorda) per non autosufficienza è data dai costi sostenuti dai singoli e dalle famiglie per residenzialità, come RSA e altro, e per assistenza domiciliari (le cosiddette “badanti”), oltre al totale premi per polizze assicurative LTC. Non considerate invece altre e ulteriori voci di spesa relative ai costi materiali per fare fronte alle esigenze di vita di coloro che sono in tutto o in parte non autosufficienti (come montascale, device per ipoudenti, misuratori di pressione, strumenti di domotica e così via). 

Due ambiti dei quali occorre dunque necessariamente tenere conto, e non solo in funzione dei pur rilevanti costi sostenuti, ma anche e soprattutto per le ulteriori coperture offerte agli italiani che vogliano tutelare la propria salute e/o mettersi al riparo da eventuali rischi, tra cui anche danni di natura economica, comunque correlati all’andamento delle proprie condizioni sanitarie: 

 

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