Il D.lgs 81/08 e gli adempimenti della sicurezza sul lavoro

Cosa s'intende per sicurezza sul lavoro? Il quadro normativo, le modifiche subite nel tempo, i principi ispiratori del Testo Unico per la sicurezza e i soggetti incaricati di mettere in atto le disposizioni in materia e vigilare sulla loro applicazione

Per sicurezza sul lavoro oggi s’intende il complesso di tutte le misure preventive e protettive che devono essere adottate all’interno delle aziende con lo scopo di tutelare e salvaguardare la salute, la sicurezza, il benessere e l’integrità dei lavoratori durante lo svolgimento delle loro mansioni. Si tratta di provvedimenti e procedure commisurate ai rischi, generali e specifici, connessi alle attività lavorative finali che hanno lo scopo di eliminare o ridurre al minimo accettabile il numero degli incidenti, degli infortuni e dell’insorgere di malattie professionali.

 

Il quadro normativo

La sicurezza sul lavoro è attualmente normata da uno specifico decreto, noto anche come Testo Unico, un testo relativamente recente che ha inglobato e ampliato i principi di quelle che erano le prime leggi riguardanti la sicurezza sul lavoro in Italia, ovvero:
 

  • Articolo 2087 del Codice Civile, il quale stabilisce che “L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”;
  • Articoli 32, 35 e 41 della Costituzione, all’interno dei quali viene sottolineato più volte che le iniziative economiche e lavorative in generale devono tenere in considerazione i diritti del lavoratore, evitando tassativamente di arrecare danno o ledere la sicurezza, la dignità e la libertà di quest’ultimo;
  • Statuto dei Lavoratori (art. 9 - Legge 300/1970), una delle normative principali della Repubblica Italiana in tema di diritto del lavoro, a cui va il merito di aver introdotto modifiche e direttive sia dal lato del miglioramento delle condizioni di lavoro che da quello dei rapporti tra datori di lavoro e dipendenti;
  • Decreto Legislativo 19 settembre 1994 o Legge 626, legge che nasce per recepire in Italia ben 8 direttive della CEE finalizzate alla promozione della salute e della sicurezza dei lavoratori, prescrivendo criteri e dettagliate misure di tutela da applicare nei luoghi di lavoro in tutti i settori pubblici o privati.

 

Il D.lgs 81/08 o Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro 

Il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, che conta 306 articoli e oltre 50 allegati, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 aprile 2008 in attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi e, così come modificato dal D.Lgs. 106/2009, rappresenta ancora oggi il testo più completo e il principale riferimento normativo in materia. 

Esso si basa su principi ben definiti come:

  • la valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza;
  • l’eliminazione o riduzione dei rischi;
  • la sostituzione dei rischi alla fonte;
  • l’utilizzo limitato di agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
  • i controlli sanitari periodici dei lavoratori;
  • la programmazione, l’attuazione e la vigilanza sull’applicazione di misure di sicurezza adatte. 

Un’altra novità importante introdotta dal Decreto 81 è stata quella di definire per la prima volta le principali figure partecipi della sicurezza sul lavoro:

  • Datore di Lavoro;
  • Medico Competente;
  • Dirigente per la Sicurezza sul lavoro;
  • Preposto per la Sicurezza sul lavoro;
  • Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione o RSPP;
  • Addetto al Servizio Prevenzione e Protezione o ASPP;
  • Addetti alla gestione delle emergenze (incendio e primo soccorso);
  • Lavoratori. 

Per ciascuna di queste figure vengono quindi definiti obblighi e doveri ben precisi e funzionali al loro ruolo.