Sfide e nuovi trend nel campo della sanità

Contenere la spesa e innalzare al tempo stesso la qualità e l'adeguatezza dei servizi offerti: le sfide della sanità pubblica e il ruolo, sempre più rilevante, dell'assistenza sanitaria integrativa 

Il progressivo invecchiamento della popolazione in atto e la tendenziale cronicizzazione delle malattie, strettamente correlata all’invecchiamento, sottopone il sistema sanitario ad una crescente domanda di prestazioni, difficilmente compatibile con le attuali politiche di razionalizzazione della spesa e riorganizzazione complessiva del sistema di tutela. Rispetto al passato, l’offerta di servizi del Ssn si ispira oggi a principi quali la territorializzazione dell’assistenza, l’integrazione tra assistenza sociale e sanitaria, la domiciliarizzazione e la deospedalizzazione, riservandola alle sole acuzie. Ne deriva una sostanziale concentrazione dei posti letto presso presidi ospedalieri di riferimento, compensata da una rete di servizi e presidi nel territorio e a livello domiciliare, in linea con un approccio che mira ad ottimizzare l’adeguatezza delle prestazioni erogate e ad efficientare la spesa sanitaria.

Accanto alla sostenibilità del sistema e all’adeguatezza delle cure, un altro grande tema con il quale attualmente si confronta il nostro SSN concerne gli ampi divari territoriali che si evidenziano nei livelli delle prestazioni garantite, e che nonostante le attenzioni del legislatore e degli operatori coinvolti, tendono progressivamente ad ampliarsi. Prova ne sono fenomeni quali la mobilità sanitaria che si osserva nel Paese, specialmente in direzione Sud-Nord.

Per rispondere a queste vere e proprie nuove sfide il legislatore sta dunque procedendo a rimodellare l’attuale sistema, alla luce dei nuovi fabbisogni emersi e di una nuova concezione dell’assistenza sanitaria. Nell’ambito di questo percorso un nuovo vitale impulso può derivare dal ruolo assunto dall’assistenza sanitaria integrativa e dai soggetti sui quali essa si articola. Tra le varie questioni che oggi balzano all’attenzione degli addetti ai lavori, infatti, emerge come in Italia sia particolarmente elevata la spesa sanitaria privata out of pocket sostenuta dalle famiglie, mentre una maggiore intermediazione della spesa sanitaria privata sarebbe cruciale per ottenere risparmi, sia in capo alle famiglie che al SSN per far emergere l’ampia fetta di sommerso che caratterizza la spesa privata in sanità e infine per innalzare la qualità e l’adeguatezza delle prestazioni erogate.

In tal senso, si sta orientando il legislatore, che sembra aver colto i margini di efficienza perseguibili attraverso un più radicato ruolo della sanità integrativa.