TEST! I protagonisti della previdenza complementare: COMETA - TEST!
Assicurare agli addetti dell'industria metalmeccanica e delle installazioni di impianti una più elevata copertura pensionistica: l'obiettivo di Fondo Cometa, il più importante fondo pensione negoziale italiano
Nato nel 1997 con un accordo tra le organizzazioni di categoria delle imprese (Federmeccanica, Assistal e Intersind) e dei lavoratori (Fim, Fiom, Uilm e Fismic), con lobiettivo di assicurare ai lavoratori dellindustria metalmeccanica e delle installazioni di impianti una più elevata copertura pensionistica, integrando quella offerta dal sistema previdenziale obbligatorio, Cometa è il Fondo Nazionale Pensione Complementare per i lavoratori dellindustria metalmeccanica, dell'installazione di impianti e affini e per i lavoratori dipendenti del settore orafo e argentiero.
Con 25 oltre anni di esperienza e più di 440mila iscritti spicca tra i fondi pensione negoziali italiani sia per numero di aderenti che per patrimonio detenuto.
Chi può aderire (e come)?
Possono aderire tutti i lavoratori subordinati di un'azienda che applica il contratto collettivo dell'industria metalmeccanica e dell'installazione di impianti o che applica il contratto collettivo delle aziende industriali orafe-argentiere, a prescindere dalla tipologia specifica di contratto sottoscritto: l'adesione è cioè estesa a dipendenti a tempo indeterminato (part-time o full-time), dipendenti con contratto a termine (part-time o full-time) e apprendisti. È consentita inoltre ladesione di familiari fiscalmente a carico degli iscritti.
Attenzione! Per i lavoratori in prova l'iscrizione può avvenire, con decorrenza dall'assunzione, solo dopo il superamento di tale periodo.
Diventano soci i soli lavoratori che ne esprimono la volontà: l'iscrizione avviene cioè su base libera e volontaria. Nel dettaglio, la raccolta delle adesioni viene svolta nei luoghi di lavoro dei destinatari, nella sede di Cometa e dei soggetti sottoscrittori delle fonti istitutive, dei patronati o di eventuali spazi che ospitano momenti istituzionali di attività del Fondo e dei soggetti sottoscrittori delle fonti istitutive.
Aderire è relativamente semplice, bastano infatti questi pochi passaggi:
1) Scaricare e prendere visione delle "Infomazioni chiave per l'aderente" e della "Appendice sulla sostenibilità";
2) Scaricare e compilare in ogni sua parte il modulo di adesione e consegnarlo al datore di lavoro, che lo compilerà per le parti a lui riservate;
3) Se già si aderisce a un'altra forma pensionistica complementare, farsi consegnare dall'azienda la scheda costi del fondo di provenienza, sottoscriverla e allegarla al modulo di adesione che dovrà essere inviato a Cometa.
Una volta perfezionata ladesione, il nuovo iscritto riceverà una lettera di benvenuto contenente codice personale e password per accedere allArea Riservata del sito, dove sarà possibile consultare costantemente la propria posizione individuale ed effettuare alcune operazioni di gestione in via telematica.
Quanto "costa aderire" a Cometa Fondo? Modalità ed entità della contribuzione
Premessa indispensabile a farsi è che il fondo opera in regime di capitalizzazione individuale (ogni lavoratore associato ha una propria posizione individuale in cui confluiscono tutti i contributi versati a proprio nome) e a contribuzione definita: i contributi dovuti al Fondo sono cioè innanzitutto stabiliti dalla contrattazione collettiva.
Aderendo al fondo, è possibile alimentare la propria posizione individuale con 3 tipi di versamenti:
1) il TFR (Trattamento di fine rapporto). La percentuale di versamento dipende dalla prima occupazione e quindi dalla prima iscrizione a forme di previdenza obbligatorie: se è antecedente o contestuale al 28 aprile 1993, è possibile conferire al Fondo il 40% del TFR e lasciare la restante parte in azienda (o al Fondo INPS nel caso l'azienda abbia più di 50 dipendenti); in alternativa, è possibile decidere di conferire al Fondo il 100% del TFR maturando. Se, invece, la prima occupazione dell'aderente è successiva al 28 aprile 1993, l'iscritto dovrà necessariamente versare al Fondo il TFR nella misura del 100%. La decisione di destinare il TFR al Fondo è irreversibile salvo che non riscatti totalmente la propria posizione nei casi previsti dalla legge. A ogni modo, dopo 2 anni di permanenza nel Fondo, viene concessa la facoltà di trasferire la propria posizione presso un'altra forma pensionistica integrativa.
Attenzione! In caso di tacito conferimento verrà versato al Fondo il 100% del tuo TFR maturando. Qui, la scheda di approfondimento di Pensioni&Lavoro su adesione tacita e conferimento del Trattamento di Fine Rapporto.
2) il contributo individuale. Il contributo del lavoratore, direttamente detratto dallo stipendio, è di entità variabile: l'importo viene definito al momento dell'adesione ma può essere successivamente variato. Solo nel caso in cui il dipendente scelga di contribuente con la percentuale minima prevista dagli accordi della contrattazione collettiva, avrà diritto anche al cosiddetto contributo datoriale. Naturalmente, al lavoratore è anche concessa la possibilità di contribuire in misura maggiore rispetto alla percentuale minima stabilita degli accordi di riferimento.
3) il contributo del datore di lavoro. Il contributo - direttamente versato dal datore di lavoro, sempre nella misura fissata dagli accordi collettivi - è obbligatoriamente dovuto solo laddove il lavoratore scelga di contribuire con una percentuale pari o superiore a quella minima. Qui, la scheda di approfondimento di Pensioni&Lavoro sul contributo datoriale.
Attenzione! L'entità dei versamenti per i familiari fiscalmente a carico è a totale discrezione del lavoratore aderente. La contribuzione non prevede né il versamento del TFR né il contributo dellazienda: i versamenti devono essere effettuati attraverso bonifico bancario.
L'ammontare della contribuzione ha estrema importanza nella definizione dell'importo della futura pensione! Per questa ragione, è possibile monitorare costantemente l'andamento della propria posizione individuale ed, eventualmente, decidere se e come "correre ai ripari", ad esempio attraverso versamenti aggiuntivi di tipo volontario: a differenza di quanto non accada con contributi individuali, datoriali e conferimento del Trattamento di Fine Rapporto, questi versamenti possono proseguire anche oltre il raggiungimento dell'età pensionabile, a condizione che l'aderente possa vantare almeno 1 anno di contribuzione a favore di forme di previdenza complementare.
Cosa e quanto ottengo aderendo al fondo? Rendimenti e linee di investimento
Come tutti i fondi pensione negoziali, anche COMETA è un ente senza scopo di lucro. I contributi versati, al netto degli oneri di gestione trattenuti al momento del versamento, sono investiti in strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, quote di fondi comuni di investimento, e così via), sulla base della politica di investimento definita per ciascun comparto, e producono nel tempo un rendimento variabile in funzione degli andamenti dei mercati e delle scelte di gestione.Vien da sé, dunque, che l'investimento delle somme versate è soggetto a rischi finanziari: il rendimento che l'aderente può attendersi dallinvestimento non è dunque strettamente legato solo a periodo di partecipazione ed entità della contribuzione ma anche al livello di rischio che l'iscritto decide di assumersi nel tempo.
Proprio per questa ragione, il Fondo offre la possibilità di investire il proprio risparmio previdenziale attraverso diversi comparti, cui corrispondono diversi livelli di rischio (ma anche differenti costi e aspettative di rendimento):
Dunque, ricapitolando, Cometa attua una gestione Multicomparto basata su più profili di gestione (comparti), che offre lopportunità di scegliere linvestimento previdenziale più adatto alle esigenze e alle caratteristiche personali di ciascun associato. Sulla base della propensione al rischio e della necessità di copertura integrative, ogni aderente può cioè scegliere tra i 4 diversi comparti proposti da Cometa, caratterizzati da una diversa composizione degli investimenti, cui se ne aggiunge un quinto appositamente previsto per gli aderenti in via tacita o silenti. Per scegliere il proprio comparto di investimento è quindi importante avere piena consapevolezza della propria posizione individuale, capire quale sia il proprio orizzonte temporale di investimento e quanto si sia propensi al rischio.
Attenzione! Per gli iscritti che aderiscono esplicitamente i contributi sono automaticamente versati al comparto Reddito. Per gli iscritti che aderiscono in via tacita i contributi sono invece destinati al comparto TFR Silente; l'aderente che diviene esplicito verrà trasferito nel comparto Reddito ferma restando la sua possibilità di trasferire in altro comparto (ad esclusione del TFR Silente). In caso di richiesta della RITA e salvo diversa volontà delliscritto da esprimersi al momento della richiesta, la porzione di montante di cui si chiede il frazionamento confluirà nel comparto "Monetario Plus".
Nel caso in cui si ritenga che il comparto cui si è stati automaticamente destinati non risponda alle proprie necessità, è possibile effettuare la modifica del comparto - il cosiddetto switch - accedendo alla propria area riservata. Anche in seguito, è comunque possibile scegliere una diversa linea di investimento ma nel rispetto delle seguenti modalità e condizioni:
- con l'eccezione del primo cambio di comparto, la modifica può avvenire dopo un periodo di almeno 12 mesi dalla precedente;
- febbraio, maggio, agosto e novembre le finestre temporali all'interno delle quali può essere realizzato lo switch.
Dalla rendita integrativa ad anticipazioni e riscatti: le prestazioni di Cometa Fondo
A partire dal momento del pensionamento, alla sola condizone di aver partecipato per almeno 5 anni a forme pensionistiche complementari, laderente può in qualsiasi momento richiedere la pensione complementare: la prestazione può essere percepita sotto forma di rendita oppure di capitale (o, in alternativa, come un mix delle due tipologie).
In particolare, nel primo caso, il pensionato percepirà una rendita, che sarà pagata periodicamente e varierà in base alle somme accumulate, alla sua età e alla tipologia di rendita scelta: maggiori saranno il capitale accumulato e/o l'età al pensionamento, tanto maggiore sarà l'importo della rendita mensile. Cometa offre poi ai suoi aderenti la possibilità di scegliere fra diverse tipologie di rendita, che si distinguono tra loro per modalità di erogazione:
- vitalizia immediata. Il pagamento della rendita si estingue cioè solo con il decesso dell'aderente;
- certa per 5 o 10 anni e poi vitalizia. Il pagamento della rendita, alladerente o ai beneficiari designati in caso di sua premorienza, viene pattuito per un periodo di 5 o 10 anni. Se al termine di questo arco temporale l'iscritto è ancora in vita, la rendita diventa vitalizia; diversamente, si estingue;
- reversibile. Il pagamento della rendita non si estingue con il decesso dell'aderente ma con quello del beneficiario designato (reversionario);
- con restituzione del montante residuale (controassicurata). La rendita viene pagata all'aderente fino a che rimane in vita; al momento del suo decesso viene versato ai beneficiari il capitale residuo, in ununica soluzione oppure sotto forma di pagamento periodico.
- vitalizia LTC. Anche in questo caso il pagamento riguarda alladerente, fino a che rimane in vita; il valore della rendita raddoppia però qualora sopraggiungano situazioni di non autosufficienza, per tutto il periodo di loro permanenza.
Nella seconda eventualità, quella della somministrazione in capitale, l'aderente potrà invece scegliere di percepire un capitale fino a un importo pari al 50% della posizione individuale maturata. In questo caso, potrà quindi godere della immediata disponibilità di una somma di denaro, ma l'importo della rendita erogata successivamente sarà evidentemente più basso di quello che gli sarebbe spettato se non avesse esercitato questa opzione.
Attenzione! aderenti iscritti a forme pensionistiche complementari prima del 29 aprile 1993 o che abbiano maturato una posizione individuale particolarmente contenuta (nel caso in cui la rendita derivante dalla conversione di almeno il 70% del montante finale sia inferiore al 50% dell'assegno sociale INPS) possono percepire la prestazione in forma di capitale per l'intero ammontare e non richiedere la rendita.
Anticipazioni, riscatti e trasferimenti
Prima del pensionamento, è però possibile richiedere - al verificarsi di alcune precise condizioni - alcune prestazioni o anticipazioni sul capitale accumulato presso il Fondo. In particolare, le anticipazioni possono essere richieste:
a) per far fronte a spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche, connessi a gravi motivi di salute, relativi all'iscritto, al coniuge e ai figli, in qualsiasi momento (a prescindere, quindi, dalla durata di partecipazione alla forma) in misura non superiore al 75% dell'intera posizione; sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati a imposta, è applicata una ritenuta a titolo d'imposta con aliquota del 15%, ridotta di una quota pari a 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il 15esimo anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali;
b) per acquisto o ristrutturazione della prima casa di abitazione, sempre fino al 75% della posizione, decorsi 8 anni dall'iscrizione a forme pensionistiche complementari; sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati a imposta, è applicata una ritenuta a titolo d'imposta con aliquota del 23%;
c) per ulteriori esigenze degli iscritti, decorsi 8 anni all'iscrizione e per un importo non superiore al 30%. Sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati ad imposta, è applicata una ritenuta a titolo d'imposta con aliquota del 23%.
Il riscatto consiste invece nella riscossione totale o parziale della propria posizione individuale, comprensiva delle rivalutazioni al netto delle tasse previste per legge, laddove si siano persi i requisiti e a condizione che non si sia nel contempo maturato il diritto alla pensione complementare. Il riscatto può essere:
- totale, nei casi di interruzione del rapporto di lavoro per dimissioni, licenziamento o pensionamento; cambio della qualifica per nomina a dirigente; cambio contratto; invalidità permanente con conseguente riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo; inoccupazione per un periodo di tempo superiore ai 48 mesi;morte delladerente;
- parziale (50% della posizione accumulata), nell'eventualità di cessazione dellattività lavorativa che comporti inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi oppure mobilità, cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
Attenzione! Con il riscatto totale, viene cessato ogni rapporto con il Fondo tanto che nel caso il vecchio aderente maturi ancora una volta i requisiti sarà per lui necessario compilare nuovamente il modulo di adesione.
Il trasferimento è la facoltà di trasferire l'intera posizione individuale, comprensiva della rivalutazione, presso un altro Fondo o presso una forma pensionistica individuale, come ad esempio un PIP o un fondo pensione aperto. Può essere richiesto a condizione che siano trascorsi almeno 2 anni dall'adesione, salvo che nelle seguenti casistiche:
- interruzione del rapporto di lavoro;
- cambio della qualifica per nomina a dirigente;
- cambio del contratto.
Attenzione! Con il trasferimento a un altro fondo (operazione mai soggetta a tassazione), il periodo di permanenza maturato presso il fondo cedente viene comunque conteggiato ai fini dei requisiti richiesti per l'accesso alla prestazione pensionistica e all'anticipazione.
Contatti: ecco come per saperne di più!
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