A ciascun risparmiatore il suo obiettivo... di investimento!

La scelta della propria strategia di risparmio o investimento deve sempre dipendere dall'obiettivo che si desidera raggiungere: proteggere il capitale, provare ad accrescerlo o costruirsi la possibilità di una futura rendita periodica? 

Tra gli elementi che definiscono il profilo finanziario di ciascun risparmiatore/investitore spiccano indubbiamente i suoi obiettivi: se è infatti vero che estremamente variabili sono le esigenze che possono spingere alla scelta di non destinare immediatamente all’acquisto di beni o servizi parte del proprio capitale, lo è altrettanto che, semplificando, queste molteplici esigenze (dall’acquisto di una casa all’accantonamento di risorse per soddisfare le necessità della vecchiaia, passando per la necessità di affrontare eventuali spese impreviste) si possono concretamente ricondurre a pochi ma ben definiti obiettivi da perseguire. 

Vale a dire: 1) la protezione del proprio capitale, finalità di solito propria di quanti risparmiano per soddisfare esigenze di breve periodo; 2) la crescita del capitale di partenza, perseguita dagli investitori disposti anche a correre qualche rischio pur di vedere incrementato il capitale inizialmente accantonato; 3) la possibilità di fruire, in un arco temporale più o meno distante nel tempo, di una rendita di varia periodicità, come accade ad esempio in caso di sottoscrizione di una forma pensionistica complementare. 

Ancora una volta, come del resto sempre accade quando si parla di risparmio e pianificazione finanziaria, la scelta tra i vari obiettivi è fortemente soggettiva, ma dirimente. Una decisione che si potrebbe immaginare come il risultato di una serie di domande estremamente personali che il risparmiatore/investitore deve porsi al fine di scegliere la soluzione più adatta al proprio profilo e alle proprie specifiche necessità:

  • qual è l’entità delle somme che possono essere sottratte al consumo immediato?
     
  • quando si ipotizza di aver bisogno del denaro risparmiato o investito?
     
  • e per soddisfare quale esigenza (più o meno) futura? 
     
  • quali sono i rendimenti attesi? 
     
  • e quali invece i rischi che si è disposti a correre per raggiungerli?

Pur non potendo arrivare a una perfetta formula di sintesi, un obiettivo finanziario si potrebbe definire come il prodotto della capacità di risparmio e delle future esigenze di spesa del risparmiatore/investitore alla luce di alcune variabili, tra cui la sua propensione al rischio: tutti parametri che lo guideranno per l’appunto nella scelta delle strategie e degli strumenti (bancari e finanziari, assicurativi o previdenziali) più appropriati a soddisfare quelle specifiche esigenze. 

 

Qualche esempio… In che modo obiettivi diversi possono influire sulle scelte di risparmio o investimento? 

Scegliere di proteggere il capitale significa di solito impegnarsi in soluzioni più conservative, a basso rischio ma normalmente anche dai rendimenti più contenuti: stabilità e sicurezza saranno cioè in questo caso privilegiate, anche a “costo” di rinunciare alla possibilità di ottenere guadagni maggiori. Viceversa, quando ad esempio l’esigenza per la quale si risparmia è una necessità futura piuttosto distante nel tempo e qualora il proprio profilo finanziario consenta una maggiore propensione al rischio, l’investitore può decidere di concedersi qualche azzardo in più, privilegiando strumenti e strategie che puntino alla crescita del capitale, e non alla semplice “difesa” del suo potere d’acquisto nei confronti dell’erosione provocata dall’inflazione. 

In ambito finanziario, rischi e rendimenti tendono infatti a crescere insieme: di qui, l’importanza di definire sempre i propri obiettivi con realismo e di rispettarli successivamente con coerenza, ricordando che, malgrado le numerose soluzioni presenti sul mercato, la “soluzione ideale” per sempre e per tutti – capace di massimare la ricchezza iniziale in pochissimo tempo e senza correre alcun rischio – non esiste!