Sanità nazionale e internazionale: il diritto alla salute fuori e dentro lItalia
Italiani allestero e stranieri in Italia: come tutelare la propria salute anche quando ci si trova lontani dalla propria residenza abituale? Cosa prevedono normativa italiana e accordi internazionali
Gli stranieri in Italia
In base all'accordo Stato-Regioni del 20 dicembre 2012, tutti i cittadini stranieri, sia comunitari sia extracomunitari, possono beneficiare dellerogazione di prestazioni sanitarie se sussistono le condizioni per liscrizione al Servizio Sanitario. Liscrizione, che può essere effettuata presso la sede dellAgenzia di Tutela della Salute (ATS) territorialmente competente ed è successivamente comprovata dal possesso della Tessera Sanitaria, garantisce a tutti gli effetti pari trattamento rispetto ai cittadini italiani, sia per quanto riguarda lassistenza fornita sia per quanto riguarda lobbligo contributivo. Viene inoltre estesa ai familiari a carico regolarmente soggiornanti in Italia.
Alcune precisazioni si rendono tuttavia necessarie. Innanzitutto, quando si matura il diritto di iscrizione? In base al Paese di provenienza e alle ragioni di permanenza in Italia, liscrizione del cittadino straniero al Sistema Sanitario può essere:
- obbligatoria e, quindi, gratuita
- volontaria e, dunque, a pagamento (il contributo ha importo variabile in quanto calcolato in base al reddito; salvo i particolari casi in cui è stabilito in modo forfettario, non può essere mai inferiore ai 387,34 euro).
In particolare, liscrizione obbligatoria è diritto di tutti i cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia che abbiano in corso regolari attività di lavoro subordinato/autonomo o siano iscritti nelle liste di collocamento e che abbiano richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno. In questo caso, la durata avrà validità pari alla documentazione presentata al momento delliscrizione; laddove venga meno o sia revocato il permesso di soggiorno, liscrizione cessa. Liscrizione volontaria è invece possibile per tutti gli stranieri soggiornanti in Italia per periodi di tempo superiori ai 3 mesi, per ragioni previste nelle casistiche delliscrizione obbligatoria, (ad esempio, studenti, dipendenti stranieri, etc) o che non abbiano stipulato unassicurazione sanitaria privata. In questo caso, liscrizione ha normalmente validità annuale e scade pertanto al 31 dicembre dellanno in cui è stata effettuata.
Non è prevista infine alcuna iscrizione (neppure volontaria) per i cittadini stranieri temporaneamente presenti per un periodo non superiore a 90 giorni, ad esempio i turisti, che possono usufruire delle prestazioni sanitarie urgenti e di elezione dietro pagamento delle tariffe regionali eventualmente previste. Fanno eccezione studenti e ragazzi/e alla pari, categorie per le quali lonere economico delliscrizione volontaria è stabilito forfettariamente: per gli studenti il contributo ammonta a 149,77 euro, mentre per i collocati alla pari a 219,49 euro, senza che siano inclusi familiari a carico. Ulteriormente diverso è comunque il caso di studenti che svolgano attività lavorativa, per i quali liscrizione è obbligatoria.
Attenzione! Non solo tutti coloro che hanno effettuato liscrizione, volontario o obbligatoria che sia, hanno diritto al trattamento sanitario a pari condizioni dei cittadini italiani: anche a chi non è iscritto, compresi eventuali stranieri presenti irregolarmente sul territorio, viene comunque sempre garantita lassistenza urgente o necessaria, con le forme previste dalla regione ospitante.
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Gli Italiani allestero
Se gli stranieri in Italia sono tutelati dal punto di vista sanitario, anche i cittadini italiani all'estero godono di diverse tutele sia che si trovino oltreconfine in vacanza o per periodi di tempo comunque limitari sia che risultino a tutti gli effetti residenti.
In questo caso, tuttavia, il panorama di casistiche è particolarmente vario: Paese, durata e ragioni della trasferta possono fare la differenza sul tipo di tutele offerte, ragione per la quale è sempre indispensabile informarsi prima della partenza!
Un primo strumento per reperire informazioni utili è la guida interattiva messa a disposizione dal Ministero della Salute che permette a tutti gli assistiti di avere informazioni sul diritto o meno allassistenza sanitaria allestero. Indicando solamente la meta, la motivazione del viaggio e la propria categoria di appartenenza (ad esempio, occupato, disoccupato, etc), è possibile procurarsi indicazioni utili su come ottenere lassistenza sanitaria nel Paese di destinazione, a chi rivolgersi e come richiedere eventuali rimborsi.
Unattenzione particolare merita il caso dello spostamento della propria residenza allestero. Fatta eccezione per i lavoratori di diritto italiano in distacco, che mantengono il diritto allassistenza sanitaria in Italia e allestero, i cittadini italiani che trasferiscono (o hanno trasferito) la residenza in uno Stato con il quale non è in vigore alcuna convenzione con lItalia perdono diritto allassistenza sanitaria allatto della cancellazione dallanagrafe comunale e della iscrizione allAIRE.
Ma cosè lA.I.R.E e a cosa serve, con particolare riferimento allambito sanitario? LA.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti allEstero) è dunque una sorta di banca che raccoglie tutti gli italiani che decidono di spostare la propria residenza allestero per un periodo superiore a 12 mesi. Per questi cittadini, così come per quanti già risiedono allestero (perché nati fuori dai confini nazionali o per successivo acquisto della cittadinanza italiana a qualsiasi titolo), liscrizione allA.I.R.E rappresenta di fatto un diritto-dovere, nonché il presupposto per usufruire dei servizi forniti dalle rappresentanze consolari nei Paesi ospitanti, come la possibilità di voto, il rilascio di documenti identificativi e il rinnovo della patente di guida. Viceversa, non devono iscriversi allA.I.R.E.:
- le persone che si recano allestero per un periodo di tempo inferiore ad un anno;
- i lavoratori stagionali;
- i dipendenti di ruolo dello Stato in servizio allestero, che siano notificati ai sensi delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e sulle relazioni consolari rispettivamente del 1961 e del 1963;
- i militari italiani in servizio presso gli uffici e le strutture della NATO dislocate allestero.
Liscrizione gratuita a tale anagrafe comporta quindi a tutti gli effetti il trasferimento della residenza in altro Stato e ciò implica limmediata cancellazione dallanagrafe comunale e, di conseguenza, anche la perdita del diritto allassistenza sanitaria italiana. Ecco perché, prima di finalizzare la propria iscrizione allA.I.R.E. è fondamentale verificare in via preliminare le convenzioni sanitarie esistenti fra lItalia e il Paese di ospitante, anche al fine di adottare se necessario - adeguate e necessarie coperture personali ricorrendo ad esempio ad assicurazioni private. Unutile elenco dei Paesi in cui vigono i principi della mobilità sanitaria internazionale e/0 convenzionati (così come dei relativi accordi) è reso disponibile dal Ministero della Salute, insieme alle soluzioni anticipi spese e possibili rimborsi - di cui è possibile beneficiare nei Paesi fuori dallUnione Europea e in cui non vigono accordi bilaterali in materia di assistenza sanitaria.
E cosa succede nel caso di cittadini italiani residenti allestero che devono tornare temporaneamente in Italia? Ai sensi del DM 1° febbraio 1996 ai cittadini con lo stato di emigrato (sono considerati tali coloro che hanno acquisito la cittadinanza italiana sul territorio nazionale, nati in Italia) ed ai titolari di pensione corrisposta da enti previdenziali italiani, che rientrino temporaneamente in Italia, sono comunque riconosciute, a titolo gratuito, le prestazioni ospedaliere urgenti e per un periodo massimo di 90 giorni per ogni anno solare, in assenza di altre forme di copertura (pubblica o privata).