Gli strumenti del SSN: ticket, tessera sanitaria e carta regionale dei servizi

Ticket, tessera sanitaria e carta regionale dei servizi: quali sono gli strumenti che rendono possibile l'erogazione delle prestazioni socio-sanitarie offerte dal SSN ai cittadini?

Il Servizio Sanitario Nazionale è una macchina ampia e complessa, il cui funzionamento coinvolge non solo la pubblica amministrazione nazionale e locale su vari livelli, dal Ministero della Salute alle Aziende Sanitarie Locali (ASL o AUSL, ma passa anche attraverso il ricorso a diversi tipi di strumenti aventi lo scopo di agevolare sia dal punto di vista sia economico sia burocratico-organizzazione l’erogazione dei servizi socio-sanitari a tutti i cittadini.

 

Ticket sanitario

Il ticket sanitario è lo strumento, introdotto per legge nel 1982, con cui gli assistiti contribuiscono alla copertura dei costi delle prestazioni sanitarie di cui usufruiscono e per le quali pur, eventualmente rientrando nei LEA, non è previsto l’assorbimento totale da parte del SSN. In particolare, tra le prestazioni incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza, ma che prevedono comunque il pagamento del ticket rientrano:

  1. le visite specialistiche ed esami di diagnostica strumentale di laboratorio
  2. i cosiddetti “codici bianchi”, vale a dire le prestazioni eseguite in pronto soccorso ma che non hanno carattere di urgenza e cui non segue ricovero
  3. le cure termali

Per le prestazioni che lo prevedono, sono quindi chiamati a compartecipare alla spesa pagando il ticket tutti gli assistiti, con la sola eccezione di quelli in possesso di un’esenzione, esenzione normalmente associata a particolari condizioni cliniche o socio-economiche del paziente, come reddito, età, particolari patologie, etc.

Quando è prevista dunque l’esenzione dal ticket? – Non richiedono di norma l’integrazione economica da parte dell’assistito i seguenti servizi o prestazioni:

  • Gli esami e le prestazioni di assistenza specialistica per diagnosi precoce e prevenzione collettiva quando promossi da appositi programmi autorizzati (ad esempio, il PAP test per il tumore della cervice uterina)
  • Gli esami e le prestazioni di assistenza specialistica per la tutela della salute collettiva, obbligatorie per legge o disposte a livello territoriale in caso di particolari situazioni di emergenza (ad esempio, malattie di tipo infettivo)
  • Le prestazioni del medico di base e del pediatra di libera scelta
  • I trattamenti erogati nel corso di un ricovero ospedaliero, ordinario o diurno (inclusi i trattamenti successivi direttamente collegati al ricovero)
  • Gli alimenti destinati a categorie particolari (ad esempio i celiaci) e dispositivi medici per persone affette da diabete
  • Le protesi, le ortesi e gli ausili tecnologici destinati alle persone con disabilità
  • Le prestazioni erogate in situazioni di particolare interesse sociale come, ad esempio, la maternità (limitatamente alle prestazioni definite per legge), le donazioni di sangue/tessuti/organi, le vaccinazioni incluse nel piano Nazionale, i soggetti danneggiati da eventi sanitari fortuiti e la prevenzione della diffusione dell’HIV.

Attenzione! L’esenzione dal ticket è prevista non solo per tipologia di prestazione, ma anche per particolari casi legati alle condizioni dell’assistito, come ad esempio il reddito, la presenza di determinate patologie croniche o malattie rare, stati di invalidità o altri casi peculiari individuati per legge.

 

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A quanto ammonta invece il costo del ticket?-  Rispetto alle prestazioni di specialistica ambulatoriale, il ticket a carico dell’assistito, sempre fatto salvo per gli esenti, è pari alla tariffa delle prestazioni fino a un tetto massimo di 36,15 euro per ricetta, ricetta che può prescrivere fino a 8 prestazioni di un’unica branca specialistica, con la sola eccezione del caso della fisioterapia. A tale importo va poi normalmente aggiunta un’ulteriore quota fissa, originariamente individuata come pari a 10 euro, ma di fatto variabile di Regione in Regione. Variabile su base regionale anche il ticket previsto per le prestazioni erogate in Pronto Soccorso ed erogate in regime di codice bianco: oltre agli esenti per legge, sono comunque esclusi dal pagamento i minori di 14 anni e i pazienti classificati con codici rosso (molto critico), giallo (mediamente critico) o verde (poco critico).

Per quanto riguarda infine i farmaci, per i quali è stata ormai da anni abolita, perlomeno a livello nazionale, ogni forma di compartecipazione degli assisiti: i farmaci sono cioè o totalmente a carico dell’assistito ototalmente gratuiti (in questo caso, però, compete comunque al cittadino il pagamento della differenza con il medicinale generico, laddove – pur in presenza del farmaco equivalente - opti comunque per l’acquisto di un farmaco “di marca”). Attenzione! Malgrado la gratuità prevista su base nazionale, molte Regioni possono prevedere forme di compartecipazione alla spesa anche per i farmaci di primissima fascia: anche in questo caso, sono di solito previste categorie di soggetti esenti. Per conoscere l’importo di questi ticket è bene normalmente rivolgersi alle regioni stessa o alla propria Asl di riferimento.

 

Tessera sanitaria e Carta Nazionale dei servizi TS-CNS

Evoluzione della “vecchia” tessera sanitaria, la Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi (TS–CNS) è una smart-card innovativa nata con l’obiettivo di agevolare la comunicazione e il rapporto e quotidiano fra cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Si tratta infatti una tessera gratuita e personale, messa a disposizione degli iscritti al Sistema Sanitario Nazionale (ai quali è normalmente spedita per posta alla scadenza della tradizionale tessera sanitaria) e la cui peculiarità (e utilità) è quella di permette di usufruire di tutti i servizi online per il cittadino messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni.

Strumento diffuso a livello nazionale e frutto della collaborazione tra le Regioni, il Ministero della Salute e quello dell’Economia e delle Finanze, contiene anche il codice fiscale rilasciato dall’Agenzie delle Entrate e può/deve dunque essere utilizzata non soltanto per usufruire dei servizi del SSN, ma anche ad esempio al momento dell’acquisto di eventuali farmaci (così da poter poi usufruire delle eventuali detrazioni fiscali) o ogni qualvolta venga richiesto di certificare il proprio codice fiscale. Non solo, consente inoltre di sfruttare appieno il potenziale dei servizi offerti dal Sistema Informativo Socio-Sanitario, sistema al momento variabile a livello regionali ma che, nel caso virtuoso della Lombardia, consente di accedere facilmente al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, rendendo immediatamente disponibili i dati clinici e sanitari personali del paziente al medico di famiglia o al medico specialista curante.

Non sostituisce, invece, se non in alcune regioni tra cui sempre la Lombardia, il libretto sanitario, documento rilasciato dall’ASL gratuitamente e immediatamente in caso di richiesta del cittadino, che attesta l’iscrizione del cittadino al SSN e che può essere ad esempio richiesto ai pazienti in caso di ricovero.

Attenzione! La carta nazionale è soggetta a scadenza: la sua durata è normalmente di 6 anni; può avere durata inferiore solo in casi particolari, ad esempio nel caso di stranieri con permesso di soggiorno limitato. Prima della scadenza, viene comunque normalmente prodotta e spedita a tutti i cittadini con assistenza sanitaria attiva una nuova tessera. Una tessera valida non è però di per sé sufficiente a usufruire dei servizi online associati alla TS-CNS: l’accesso a tali servizi richieste infatti l’attivazione del relativo PIN.