Cos'è e come funziona la cessione del quinto della pensione?

La legge prevede per i pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali poi estinguibili per mezzo di una trattenuta diretta sull'assegno pensionistico (usufruendo di tassi agevolati rispetto a quelli di mercato): cos'è e come funziona la cessione del quinto della pensione?

Come i lavoratori, anche i pensionati possono ottenere prestiti tramite banche o società finanziarie. Tra le varie possibilità, c'è anche quella del prestito con cessione del quinto della pensione, le cui peculiarità risiedono:

a) nel limite massimo del prelievo mensile di rimborso del prestito (fino a un quinto della rata di pensione, da cui il nome), a tasso fisso e rata costante;

b) nella modalità stessa del rimborso, che avviene attraverso una trattenuta diretta sulla rata pensionistica.

 

Un prestito per tutti? Le condizioni per accedere alla cessione del quinto della pensione

Essendo, quella in quiescenza, una popolazione anziana e al di fuori dal mercato del lavoro, si ritengono necessarie alcune condizioni da rispettare affinché sia rilasciata, dall’ente di previdenza, la comunicazione di cedibilità della pensione, un documento in cui viene peraltro indicato l'importo massimo della rata del prestito.

In linea di massima, proprio per le peculiarità socio-anagrafiche della popolazione quiescente, le condizioni per accedere al prestito sono un po’ più rigide del consueto e correlate all’età del richiedente. In ogni caso, non ci sono limiti anagrafici per la stipula: ciascun istituto si autoregola, ma in linea generale fino a 75-80 anni è possibile contrarre il prestito con cessione del quinto della pensione (il prestito deve però essere comunque estinto interamento entro l'ottantacinquesimo anno di età del pensionato che ne abbia fatto richiesta).

Riassumendo, il primo step per avviare le pratiche per il prestito con cessione del quinto della pensione è ottenere la comunicazione di cedibilità della pensione. Ecco come:

Figura 1 - Come funziona la comunicazione di cedibilità della pensione

Cessione del quinto e comunicazione di cedibilità della pensione

In particolare, per accedere al prestito con cessione del quinto della pensione è necessario che:

1) il rimborso del prestito si concluda entro un massimo di 10 anni dal momento della stipula;

2) la quota di rimborso non sia superiore al 20% (un quinto, per l'appunto) dell’importo della rata pensionistica mensile;

3) al contratto di prestito sia associata una copertura assicurativa per il rischio di premorienza del titolare della prestazione e del prestito.

 

Come si calcola il quinto della pensione?

La quota cedibile è determinata sulla base della prestazione pensionistica erogata al cedente all’atto della comunicazione di cedibilità. Nulla toglie che a seguito di successive variazioni delle prestazioni la quota cedibile possa variare. A ogni modo, la quota cedibile (il quinto) dipende dall’importo della rata o delle rate pensionistiche mensili percepite: maggiore è l’importo della pensione, maggiore sarà la quota di rimborso accordata dall’ente.

Per calcolare il quinto (la quota cedibile) si fa riferimento all’importo della rata di pensione mensileal netto delle ritenute fiscali e previdenziali, e fatta salva la cosiddetta quota minima (pari al valore della pensione minima, vale a dire poco meno di 600 euro nel 2024), che deve essere sempre garantita: detto altrimenti, il rimborso del prestito non deve cioè portare l’assegno effettivamente percepito dal richiedente – al netto quindi della quota rimborsuale – al di sotto del valore del trattamento minimo previsto per quell’anno. 

Volendo fare un paio di esempi: 

1) Si prenda il caso di un pensionato INPS con pensione netta (quindi già “depurata” da eventuali ritenute) di importo pari a 700 euro: in questo caso, il quinto ammonterà quindi a 140 euro, vale a dire il 20% di 700. Un valore però non compatibile con l’accesso alla prestazione: decurtando infatti dai 700 euro iniziali i 140 ipoteticamente destinati al quinto, si otterrebbe infatti un assegno mensile di 560 euro, inferiore cioè a quel minimo INPS che deve invece essere sempre garantito. Per questo pensionato, l’importo massimo cedibile è quindi pari a 700-564 euro, dunque 136 euro. 

2) Si consideri l’eventualità di un pensionato con assegno netto pari a 1.300 euro: l’importo del quinto sarà in questo caso pari a 260 euro, vale a dire il 20% di 1.300. In questo caso, l’ammontare della rata di rimborso può quindi effettivamente arrivare, oneri compresi, al quinto: 1.300-260=1.040, importo assolutamente in linea (anzi, ne superiore) al minimo INPS. 

Non è poi possibile richiedere il prestito con cessione del quinto della pensione sulle prestazioni previdenziali già integrate al minimo, oltre che sui trattamenti che seguono, in ragione della loro particolare funzione:

  • pensioni e assegni sociali;
     
  • invalidità civili;
     
  • assegni mensili per l'assistenza ai pensionati per inabilità;
     
  • assegni di sostegno al reddito;
     
  • assegni al nucleo familiare;
     
  • pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione;
     
  • prestazioni di esodo ex art. 4, commi da 1 a 7 – ter, della Legge n. 92/2012; 
     
  • APE sociale. 

 

Ulteriori garanzie a tutela del contraente di prestito con cessione del quinto della pensione

In considerazione della tipologia dei potenziali contraenti, in età anziana, e della prestazione su cui grava il rimborso del prestito contratto, vale a dire la pensione, il legislatore ha previsto ulteriori tutele a vantaggio dei pensionati interessati a tale strumento, tra le quali:

1) il T.E.G. applicato ai contratti di finanziamento non può superare la soglia di usura rilevata trimestralmente ai sensi della legge n. 108 del 1996; viene preso a riferimento il “tasso soglia” del trimestre di sottoscrizione del contratto di finanziamento;

2) nel contratto devono essere indicate tutte le spese connesse al prestito (istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza, commissioni, interessi);

3) l'INPS ha predisposto una convenzione, sottoscritta da numerose Banche e Società finanziarie, che garantisce tassi più favorevoli rispetto a quelli di mercato.

L'elenco completo degli Istituti di credito convenzionati, che possono quindi concedere prestiti ai pensionati a mezzo della cessione del quinto garantendo oltretutto tassi di interesse più favorevoli rispetto a quelli previsti da altre forme di finanziamento, è disponibile sul sito INPS.

 

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